Un pari che sta stretto anzi strettissimo allo Spartak San Nicola. Trilem Casavatore che esce indenne dal Palailario dimostrando cinismo sotto porta, carattere e caparbietà. Finisce 7-7 tra due formazioni che hanno giocato a viso aperto provando a vincerla fino alla fine. Pronti via e Ferraro imbuca dalla sinistra, portiere e difensore non sono impeccabili, arriva Lavagna e San Nicola in vantaggio. Poi subito proteste: Spezzalegna calcia una rimessa laterale in porta, palla in rete ma l’arbitro annulla per irregolarità. Dall’altra parte Oranges non trova l’angolo lontano e Iannone sul capovolgimento di fronte manca di un soffio il pari in spaccata. Lo Spartak offre un bel calcio, domina ma si specchia troppo. Un paio di tentativi di Ferraro e Lavagna meriterebbero maggiore fortuna. Il raddoppio non arriva mentre la Trilem con Del Luongo e Gallo spaventa un Barbieri molto attento. Mister Ventimiglia chiede ai suoi di alzare i giri del motore e in pochi minuti arrivano tre nitide chances. Mouhsin fa valere la sua forza fisica e velocità ma il palo e Rinaldi fermano ogni tentativo. Imparato e Ferraro assediano la porta napoletana ma la palla non vuol proprio saperne di finire in fondo alla rete. Iannone si divora il pareggio poi Spezzalegna trova i guantoni di Barbieri. Grieco getta Pezzella nella mischia e l’esperto pivot non perdona: lancio millimetrico di Inno che pesca Pezzella bravo ad anticipare l’uscita dell’estremo difensore, 1-1. Lo Spartak riprende a macinare gioco e creare occasioni. Basile fa gridare al gol ma la sfera viene salvata sulla linea mentre Benza ci mette la forza ma non la precisione. Il sorpasso è un’invenzione di Alessandro Mercone che va via sulla sinistra mette al centro e fortuita deviazione di Gallo. Spezzalegna e ancora Gallo non riescono a centrare il bersaglio così come un contropiede di Gravina. La sforbiciata di Pezzella, non certo un fulmine di guerra, vale il prezzo del biglietto e da una sua ripartenza nasce il gol del 2-2. Assist per Montella e tutti negli spogliatoi. San Nicola riparte col piede sull’acceleratore creando molto ma senza fortuna. Spezzalegna al primo tentativo si procura un rigore che Pezzella trasforma impeccabilmente. Trilem per la prima volta avanti. Basile ci prova e Del Luongo spara addosso al portiere sprecando incredibilmente. I biancorossi, nell’occasione in maglia verde, continuano la sagra degli errori sotto porta. Al festival del gol mancato partecipa anche Spezzalegna che fallisce l’ennesima possibilità di allungare. E allora il 3-3 è di Imparato che con un piatto sinistro non perdona. Palla al centro e il numero 22 colpisce ancora andando a far baciare il palo interno un pallone scagliato con grande forza. 4-3 ma Casavatore non molla di un centimetro. Punizione di Spezzalegna, barriera e portiere colpevoli, carambola con ultimo tocco di Gravina. Il capitano si rifà immediatamente (5-4) ma le emozioni non sono certo finite. Gallo scarica su Barbieri un pallone nel cuore dell’area, Lavagna fa gridare al gol ma il pallone è fuori. Gallo ringrazia l’allegra difesa casertana segnando con un bolide dalla sinistra il 5-5. Poi succede di tutto: Basile fa 6-5 che suscita l’ira avversaria. Trilem fermo in attesa di un fischio arbitrale mai arrivato per un pallone non uscito. In campo si scatena il putiferio con Pezzella inviperito. Dopo essere tornata la calma i biancoblù trovano il sesto fallo che Spezzalegna trasforma in rete. 6-6 ma i sannicolesi riprendono subito a macinare gioco. Lavagna si divora un incredibile 7-6 esattamente come Benza. Imparato e Pezzella sfiorano nuovamente il gol e l’ultimo sussulto è di Ferraro che non è preciso come dovrebbe. Finisce pari ma lo Spartak ha molto da recriminare. Per il Casavatore va bene così.