Noi ci siamo e combattiamo in campo e fuori per il rugby. Siamo gladiatori ribelli e le cose, quando le facciamo, le facciamo in grande. La nostra concezione del rugby è quella popolare, inclusiva e antirazzista. Quella del vero sostegno e per sostenerci facciamo i cosiddetti salti mortali. Il 22 settembre la Federugby ha indetto la giornata de “L’Ora del Rugby” e cioè dalle ore 10 alle 11 tutte le società italiane del mondo di Ovalia sono invitate ad impegnarsi in attività dimostrative e di propaganda per sponsorizzare se stesse e lo sport della palla ovale. Ma iniziano anche i Mondiali ed in più lo Spartacus ci tiene al proprio nome e alle proprie radici e allora… E allora perché accontentarsi di un’ora sola? I ‘gladiatori ribelli’ del presidente D’Addona e del direttore sportivo Vincenzo Paolisso hanno pensato ad una “24 ore di rugby”, partendo dal 21 settembre. Si comincerà la mattina con la visita e l’escursione dei bambini/ragazzi delle giovanili all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere ed una spiegazione dettagliata su chi è stato e cosa ha rappresentato Spartaco nel proprio tempo e nella storia.Un luogo che ha visto i veri gladiatori darsi battaglia duemila anni fa. Dopo la visita culturale si proseguirà verso il campo dell’ex Ciapi di San Nicola la Strada, la casa dei Gladiatori Ribelli per finire la serata con un ‘mini ritiro’, con bimbi e genitori (ma anche chiunque vorrà essere vicino ai colori dello Spartacus) accampati in tenda nella struttura sportiva per fare gruppo e consolidare di più il legame con i colori della propria squadra. Il 22 settembre sveglia presto: c’è la Rugby World Cup in tv. Alle ore 7.30 con colazione alla mano ed il cuore in Giappone per Italia-Namibia, sempre all’ex Ciapi. Ore 10 o giù di lì… sperando in un risultato positivo del XV di ‘O Shea, giovanili e seniores saranno nella piazza adiacente il Comune e davanti l’ingresso del Parco Borbonico di San Nicola la Strada per un allenamento dimostrativo. Più rugby di così…
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