I buoni propositi lasciano spazio alla dura realtà. Sembrava dover essere il Floro Flores 2.0, quello del nuovo corso, quello che si decurtava lo stipendio pur di restare a Caserta. Da quel 18 luglio quando arrivò nel ritiro di Roccaraso, sono trascorsi 52 giorni, circa un mese di allenamenti (arrotondando per difetto). La realtà è che in tre gare ufficiali ha giocato la miseria di 76 minuti. 59 a Catanzaro (supplementari compresi), 16 a Potenza e 1 domenica scorsa col Rende. Morale della favola domenica non sarà a Francavilla per un risentimento muscolare. La società ha comunicato che non è stato convocato in via precauzionale. Insomma siamo punto e a capo. Floro si è nuovamente fermato. E ovviamente questo primo infortunio (seppur fortunatamente di lieve entità) ha suscitato la rabbia e non poca ironia da parte di una tifoseria che è davvero esasperata.
Era stato preso un anno fa come ciliegina sulla torta. Avrebbe dovuto giocare e segnare con Castaldo. Avrebbe dovuto fare la differenza, avrebbe dovuto mettere la propria esperienza al servizio della squadra. Ma si può dire che lo ha visto più lo staff tecnico che i quattro allenatori alternatesi in panchina. Tutti che lo hanno aspettato (un po’ come Godot) ma non lo hanno quasi mai avuto. Emblematici i fischi alla presentazione di due settimane fa. I numeri, gli infortuni e le assenze parlano chiaro: Floro sfortunato? Beh sarebbe il primo caso nel mondo del calcio. Un atleta che arriva in una nuova squadra e non riesce mai e poi mai a dimostrare quanto di buono fatto nella sua onorata carriera. Castaldo, Starita e Cavallini reggeranno fino a gennaio? Bisogna incrociare le dita sperando di limitare le squalifiche ed eventuali malanni. Aspettando Floro, da un anno…