Il Gladiator è partito alla grande battendo 2-0 il San Tommaso nel turno preliminare di Coppa Italia. Un nuovo inizio in serie D per i nerazzurri che hanno subito strappato applausi. Il presidente Mattia Aveta ha fatto il punto della situazione commentando innanzitutto il successo contro gli irpini.
Presidente miglior avvio non poteva esserci.
“Decisamente sì. Ottima partenza se si considera che siamo partiti in ritardo rispetto alla maggior parte delle altre squadre compreso il San Tommaso. Volevamo affrontare un determinato tipo di difficoltà per capire cosa potesse mancare e i ragazzi hanno dato tutto in campo. Siamo soddisfatti per la prestazione e per il risultato, ma in particolar modo per l’atteggiamento che ogni singolo ha avuto sin dal calcio d’inizio”.
Il Gladiator torna in D dopo tre anni. Un nuovo inizio ma sempre nel segno della continuità.
“Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lavorato intensamente per il raggiungimento dell’obiettivo serie D. Dai tifosi ai responsabili del magazzino abbiamo impiegato tutte le nostre energie per il coronamento del sogno D. Ovviamente qualcuno ha fatto qualcosa in più come Nicola Amoriello e Daniele Luongo che hanno fatto un grandissimo lavoro premiando così i sacrifici della passata stagione. Per noi è il secondo anno a Santa Maria e l’esperienza in questo club è stata davvero molto positiva. Era per noi tutto nuovo e francamente non ci aspettavamo che andasse bene il primo anno. Non è mai facile iniziare e raggiungere determinati obiettivi agli inizi di una nuova avventura. Però ogni cosa è andata al posto giusto e lo evidenzia quella scena che ho ancora negli occhi. Triplice fischio di Gladiator-Canicattì e nonostante l’eliminazione abbiamo toccato con mano l’affetto e il calore di una piazza come quella sammaritana che è poi è stato il motivo per cui abbiamo deciso di proseguire con l’idea del ripescaggio premiando la passione di un popolo che ci ha dato tanto e insieme potremo toglierci ancora belle soddisfazioni. Insomma l’anno scorso abbiamo gettato le basi per il futuro del Gladiator: programmazione sia tecnica che dirigenziale e convinzione da parte di tutti che è stata intrapresa la strada giusta”.
Esordio ok in Coppa Italia ma il tifo non vede l’ora di potersi misurare con grandi avversari.
“L’anno scorso fummo sfortunati venendo inseriti in un girone che poteva essere una D2. Quest’anno con tutte queste pugliesi e i club con un passato tra i professionisti possiamo considerarci in una C2. Partite difficilissime ma allo stesso tempo affascinanti che affronteremo con voglia, organizzazione, serietà e continuità nulla è impossibile. Non dobbiamo avere paura di affrontare determinati ostacoli e personalmente non vedo l’ora che arrivi il primo settembre”.
In sede di campagna acquisti confermata l’ossatura dello scorso anno compresi tutti gli under e tanti calciatori di provata esperienza per un mix che sembra essere quello giusto.
“Come la passata stagione abbiamo dato priorità ai giovani credendo molto nelle loro potenzialità. E’ normale che per affrontare un campionato del genere oltre ad aver puntato sui migliori giovani in circolazione bisognava creare una rosa comunque esperta e riteniamo di esserci riusciti. L’esordio in Coppa Italia con tutti i nuovi acquisti, gli under e i confermati, è la conseguenza del lavoro di questi mesi. Nonostante qualche defezione ce la siamo cavata benissimo e la squadra ha dimostrato di essere pronta per superare qualsiasi problema possa verificarsi”.
Oltre cinquecento tifosi al debutto in Coppa Italia. Per essere il 18 agosto è un risultato eccellente. Un ruolo fondamentale lo potranno avere proprio i tifosi.
“Quello che ci ha dato la forza e la voglia di programmare sono stati proprio loro. Il 18 agosto vedere tante persone allo stadio sotto quaranta gradi e un caldo asfissiante è stato straordinario. Ci hanno incitato dall’ingresso fino all’uscita dal campo. Un pubblico che ci ha preso per mano e che ci ha aiutato in ogni secondo. Con questo tifo potremo far diventare il ‘Piccirillo’ un campo molto difficile da espugnare. Abbiamo avuto la prova che a Santa Maria si può fare calcio a certi livelli e a nome di tutta la società li ringrazio. I sacrifici di tutti noi e non mi riferisco solo a quelli economici, verranno ripagati. Ci aspettiamo una mano anche dal resto della città, da imprenditori che magari non sono tifosi ma che possono fare qualcosa per questa squadra. Abbiamo bisogno di un po’ di vicinanza da parte di tutti così come sta facendo il Sindaco Mirra con cui sia io che Giacomo De Felice abbiamo un gran bel rapporto”.
Il Gladiator non è solo la prima squadra ma anche il settore giovanile.
“E’ un argomento che ci sta particolarmente a cuore. In città non c’è ancora una scuola calcio legata a questo club ed è normale che avendo una struttura propria si può programmare e affrontare anche un discorso del genere. Ecco perché prossimamente ci incontreremo con il primo cittadino per risolvere la questione della gestione dello stadio. Devo ringraziare quelle realtà che ci stanno dando una mano dimostrandoci la loro vicinanza. Mi riferisco a Massimo Fusco della Juve San Prisco, la scuola calcio Alfonso Camorani con cui abbiamo organizzato proprio l’avvio del settore giovanile. Così come il campo di Recale che sarà un quartier generale sia per la prima squadra sia per le giovanili”.