La notizia vigila nell’aria, silenziosa come un radiofaro che lascia comunque la sua impronta da lontano, un marchio distintivo che sta a significare A2, senza né se né ma… Il controllo Com.Tec. si sta svolgendo in questi istanti per l’accertamento della regolarità e dei bilanci relativi alla Amatori Pescara, squadra che ha meritato sul campo la A2 e che a buon diritto dovrebbe fare questo campionato. Tuttavia, l’affaire Torino della scorsa stagione, nonché le situazione relative a Reggio Calabria e Siena, non consente più eccezioni, per cui la commissione sarà molto severa. Nonostante le rassicurazioni della dirigenza abruzzese, l’incapacità di poter essere supportati da sponsorizzazioni che prescindono i magnati (problema palesato anche da Roseto, che condivide la regione con la Amatori), le voci che filtrano parlano in un senso di una possibile esclusione, con la conseguente ammissione di Caserta nel secondo campionato nazionale.
Perché Caserta? Perché la Juve si è fatta trovare pronta insieme a San Severo, chiedendo il ripescaggio, pagando i 13mila euro necessari per la formalizzazione del vincolo atto a ottenere l’ammissione ad un campionato non conquistato sul campo, questo va precisato. Il fatto che l’AD Nevola, sicuramente insieme a coach Gentile, stia già dando un occhio al mercato degli Usa, circostanza non ammessa per la Serie B è un chiaro indice di ottimismo per la disputa del prossimo campionato di A2. Non è chiaro se, per i contratti appena sottoscritti, ci sarà una transazione o gli stessi verranno confermati, anche se comunque costruire un buon roster per la B, come era stato fatto finora, non è certezza di salvezza nel secondo campionato nazionale.
Attendendo notizie, sarà bene andare a guardare già a che (eventuale) campionato si approccerà la truppa bianconera, che prendendo il posto di Pescara, dovrebbe essere inserita nel girone Est, con Mantova, Urania Milano, Orzinuovi, Verona, Udine, Forlì, Imola, Piacenza, Ravenna, Ferrara, Montegranaro, Roseto e San Severo, con quest’ultima che ha preso il posto della defunta Auxilium Torino. Dunque, al di là dei costi dei contratti di una categoria superiore, le spese di gestione fisse, la A2 significherebbe un aggravio di spesa per la mole di trasferte situate quasi esclusivamente nel centro nord. Qualora la situazione fosse stata delineata in precedenza, sarebbe stato sicuramente fatto un concetto di divisione diversa, visto che nel girone ovest ci sono sì squadre settentrionali come Biella, Casale Monferrato, Torino (ex Cagliari Dinamo Academy), Tortona, Bergamo e Treviglio, ma il grosso è costituito da squadre laziali, campane e siciliane, con trasferte non troppo dissimili da quelle della B (Latina, Rieti, Roma Eurobasket, Napoli, Scafati, Agrigento, Capo d’Orlando e Trapani).
Senza voler lanciare allarmismi, al momento Caserta ha solo una squadra composta di giocatori e dirigenza, mentre nessuna voce si è levata in tema di sponsorizzazione, cosa che servirebbe come il pane in una categoria che di sicuro ha costi e trasferte più alte. Unica speranza per i bianconeri è quella che la Lega, per venire incontro alle esigenze delle squadre del sud (e dunque tale legittima pretesa potrebbe venire anche da San Severo) sposti la Juve nel girone Ovest, passando Bergamo e magari una tra Treviglio o Tortona nel girone Est. Situazione comunque molto difficile da porsi. Sono purtroppo questi gli esiti di una richiesta di ripescaggio, perché se è vero che si leggerà nell’elenco squadre Caserta, la Lega leggerà Pescara sempre e comunque, motivo per il quale Torino (leggasi Cagliari) non può andare nell’altro girone.
Cosa fare? C’è una base solida che può o che comunque è disposta a sostenere i costi di una A2, magari con un ingresso nuovo? Può essere un passo più lungo della gamba? Questo resta l’interrogativo dell’ispettore Gordon di turno, che guarda al Cavaliere Oscuro che lo ha appena salvato e sta scappando, chiedendogli di inseguirlo. Perché è vero che a questa squadra, specie nell’ultimo periodo, è stata data la caccia ed è stata condannata a più riprese, perché era quello che doveva succedere, era la verità. A volte, però, la verità non basta. A volte le persone hanno bisogno che la propria fiducia venga ricompensata, in un rapporto bilaterale di dare e avere che a Caserta è mancato. E questa A2? La A2 non è la categoria che la Juve attuale merita, ma è quella di cui la Caserta del Basket ha bisogno. Una fiammella di speranza per riportare entusiasmo e fare la differenza laddove mezzi, risultati e tifoseria, almeno nel passato recente, sono stati carenti e bistrattati, a corrente alternata.