Ancora molte panchine vuote tra serie D ed Eccellenza. Molti allenatori in attesa di una chiamata o alle prese con attente valutazioni per quel che riguarda offerte o progetti dei club. Chi ambisce ad una squadra di quarta serie é Carlo Sanchez esperto e stimato allenatore che dopo aver dimostrato con i fatti (e sul campo) tutte le proprie qualità ha voglia di rimettersi in gioco. Possibilmente in serie D. Con lui abbiamo toccato diversi argomenti a cominciare dal futuro e da un calcio sempre più in difficoltà. “Come tanti altri miei colleghi al momento resto in attesa di una telefonata sperando che sia quella che aspetto. Ormai da diverse stagioni subentro sempre a campionato in corso ma adesso vorrei ricominciare dal ritiro estivo, costruire qualcosa di importante, serio e con una programmazione che segua un preciso percorso. La verità è che non essendomi legato a nessuno (direttori o procuratori) sono sempre stato abituato a cavarmela da solo ed essere chiamato per quello che posso offrire e so fare. Oggi le cose vanno esattamente nella direzione opposta e si ricordano di te solo quando le cose non vanno. Nel mondo del calcio ho tanti amici che al momento opportuno ti chiedono una mano, poi quando Devon dartela scompaiono. Un’amicizia che evidentemente va solo verso una direzione. Ma comunque non demordo e vado avanti perché per fortuna c’è ancora qualcuno che crede in questo sport come come”.
In Eccellenza il Gladiator sfoglia la margherita. Ripescaggio si o no? “Sarò sincero: vincere sul campo ha sempre un gusto speciale. Andare in D attraverso la porta laterale non è la stessa cosa e so che il tifo in questo è un po’ spaccato. C’è chi è favorevole e chi preferisce conquistare la promozione sul campo. Io dico che nonostante il prossimo girone A di Eccellenza sarà ancora più competitivo di quest’anno, con la voglia di vincere di Aveta e De Felice il Gladiator potrà essere protagonista”.