Mimmo D’Antò è intervenuto lunedì sera a ‘Zona Calcio Speciale Casertana’. L’ex attaccante ha ricordato il suo passato in rossoblù concentrandosi poi sul presente: “Caserta è stata la mia prima volta nel calcio che contava. Arrivavo dai dilettanti, giocavo con l’Acerrana e in due amichevoli misi in difficoltà Serra e Petruzzi facendo colpo sul compianto Adriano Lombardi. Aspettai la mia occasione e giocai le ultime quattro gare di campionato da titolare, spareggio compreso. Mister Materazzi ebbe il rimpianto di non avermi gettato nella mischia prima e lo disse davanti a tutti nello spogliatoio. Per me fu un grandissimo complimento. Poi la mia carriera è proseguita altrove ma sono molto legato a Caserta e infatti pur essendo di Afragola ho deciso di vivere qui”.
L’eliminazione nei playoff contro il Francavilla ha gettato tutto l’ambiente nello sconforto: “Partendo dal presupposto che i playoff sono molto difficili da affrontare e vincere, indubbiamente nessuno poteva immaginare che la stagione dei rossoblù potesse terminare così presto e in quel modo. La Casertana è stata anche sfortunata perché ha incontrato subito una squadra tosta, ben organizzata che ha saputo interpretare bene l’incontro. Certo un’eliminazione che brucia, fa male e inattesa. Ora però bisogna riorganizzarsi e pensare al futuro. Caserta è una piazza importante che ti dà tanto ma pretende anche tanto. Ho giocato in piazze simili come Taranto e Livorno e se parti bene poi tutto è più facile. Purtroppo la partenza è stata ad handicap e rimettersi in corsa è stato ogni settimana più complicato”.
I tifosi stanno chiedendo da giorni novità sul futuro del club ma il presidente D’Agostino ha rinviato tutto di almeno dieci-quindici giorni. “Ha fatto investimenti e sacrifici enormi – continua D’Antò – ed è giusto che dopo un’annata del genere il patron stia riflettendo sul da farsi. La mia speranza è di vedere la Casertana dove merita e dove sperano i tifosi. A loro dico di pazientare e che D’Agostino avrà la forza per ripartire”.
L’ex attaccante ha poi detto la sua sotto l’aspetto tecnico. Una rosa piena zeppa di calciatori provenienti da categorie superiori, troppe prime donne e tante delusioni. “Per vincere questi campionati serve gente di categoria, giocatori che hanno gamba, lottano, non appagati e che sudano la famosa maglia. Quest’anno troppe cose non hanno funzionato e la Casertana l’ha pagato a caro prezzo”.
Bisognerà attendere dunque ancora qualche settimana ma non sarà facile rivedere tanti big in rosa dal momento che nel prossimo girone C della serie C ci saranno compagini come Avellino, Bari, Foggia, Palermo, Reggina, tutte pretendenti alla B più ovviamente almeno una tra Catanzaro e Catania attualmente impegnate nei playoff. “Non conosciamo ancora le strategie della Casertana – continua D’Antò – ma di certo la prossima sarà una B2 e competere con blasoni così forti e anche dal punto di vista politico molto più forti sarà davvero complicato. La Casertana dovrà programmare adeguatamente il proprio futuro, fare le scelte giuste e mi auguro essere protagonista al più presto”.