CASERTA – Prosegue a gonfie vele la programmazione di “Tutti pazzi per il calcio minore” sui canali di SportCasertano.it. Nel format ideato dalla redazione, ogni settimana tanti protagonisti del mondo dello sport casertano affollano lo studio per discutere sui temi caldissimi della settimana. Ospite nel “crazy stage” del conduttore Domenico Vastante il calciatore del Marcianise Raffaele Pucino che quest’anno ha festeggiato il “double” vincendo con la sua squadra sia la vittoria del girone A di Promozione che della Coppa Italia di Promozione.
L’EMOZIONE DELLA VITTORIA. L’ex difensore della Maddalonese esterna tutta la sua soddisfazione per la strepitosa stagione disputata dal Marcianise: “Le parole non basterebbero per descrivere le tantissime emozioni che abbiamo provato in questi mesi. Sicuramente la vittoria è stata inaspettata, avevamo pensato ad un campionato importante e volevamo rientrare tra le prime tre, però non in questo modo. L’appetito vien mangiando e vittoria dopo vittoria abbiamo capito che potevamo stare davanti a tutti. Abbiamo fatto un grande campionato ed una grande Coppa, è girato tutto per il verso giusto, siamo stati anche bravi a portare la fortuna dalla nostra parte ed abbiamo lavorato molto con lo spirito di gruppo che ci ha portato a vincere entrambe le competizioni”.
LICENZA DA GOLEADOR. Il difensore sottolinea l’importanza dei due gol realizzati nelle due semifinali giocate contro il Sant’Antonio Abate. “E’ stata una sensazione bellissima, davvero emozionante soprattutto il gol realizzato in casa, stavamo soffrendo nel secondo tempo, e nei minuti finali sugli sviluppi di un calcio d’angolo ho fatto gol, è stata una gioia immensa e condividerla con tutti i tifosi allo stadio è stato ancora più emozionante”.
LA VICINANZA DEI TIFOSI. Dopo un inizio di stagione sottotono, con le prime vittorie anche il pubblico locale ha sostenuto maggiormente la squadra riempendo lo stadio in ogni ordine di posto accompagnandola alla cavalcata finale, Pucino conferma questa tesi. “C’era un po’ di scetticismo all’inizio, poi piano piano siamo stati bravi a portare entusiasmo che è la cosa più bella. Rimarranno le emozioni di quelle mille persone ai quali abbiamo regalato questa gioia che mancava da tanto ad una piazza che ha fatto sempre calcio a certi livelli, riportarla nel calcio che conta anche se a livello dilettantistico è un’emozione fortissima”.
LA FORMULA MAGICA. Il difensore ci racconta qual è stato il segreto per ottenere questa doppia vittoria: “Secondo me il gruppo è stato fondamentale ed ha fatto la differenza, anche altre squadre come Casalnuovo e Villa Literno avevano giocatori importanti ma siamo stati bravi a fare gruppo tra di noi, soprattutto chi giocava di meno ha sempre dato del filo da torcere a chi giocava di più, quindi penso che il gruppo abbia fatto la differenza, siamo stati tutti bravi a capire qual era l’obiettivo finale”.
LA PARTITA SIMBOLO. La gara vinta contro l’Angri in finale ha rappresentato l’emblema dello strapotere dimostrato dal Marcianise ed il difensore conferma dicendo: “Probabilmente avendo vinto il campionato prima abbiamo avuto più tempo per preparare la gara rispetto a loro che erano ancora in lotta in campionato, credo sia stato questo il segreto avendo la mente libera da ogni pensiero. L’organizzazione societaria ha mantenuto tutti gli impegni, ha programmato bene la stagione acquistando giocatori di spessore fin dall’inizio nel mese di Luglio, si sono mossi bene ed i risultati hanno dato ragione. Sono contentissimo di aver accettato quel progetto, spero vada bene anche in Eccellenza che è un campionato diverso”.
IL FUTURO. Il difensore chiarisce quali sono gli obiettivi per il prossimo anno in merito alle numerose voci circolate in questo periodo: “Penso che ci sarà la stessa organizzazione, aspetterò una loro chiamata, ci siederemo a tavolino e vedremo il da farsi. Sicuramente si cercherà di disputare un campionato all’altezza con l’obiettivo di raggiungere una salvezza tranquilla, la società vorrò fare di sicuro bella figura in Eccellenza. E’ un campionato difficile con trasferte impegnative quindi non sarà facile, sarà fondamentale partire bene e progettare in un certo modo. Si partirà sicuramente da una base solida, dalla statura di quest’anno e con gli innesti giusti si potrà davvero far bene”.