BRINDISI – Sandro Pochesci arriva come un fiume in piena. L’allenatore dei falchetti è letteralmente polemico per diverse scelte arbitrali: “La Casertana ha lottato e credo che dobbiamo essere giudicati per come giochiamo. La Virtus Francavilla è stata superiore ed ha ottenuto la qualificazione con le buone e con le cattive. Al 17′ Castaldo ha ricevuto una gomitata in faccia, che ho visto sia io che il quarto uomo ma l’arbitro non è stato capace oppure non ha avuto il coraggio di fischiare come minimo la punizione né di estrarre almeno il cartellino giallo. Ma non finisce qui. Al 70’ lo stesso quarto uomo ha visto perfettamente la manata del nostro capitano Rainone ad un avversario, quando la partita era già incanalata ma non ha detto nulla. Se è così, è inutile che mandano il quarto uomo alle gare. Castaldo ha ricevuto una gomitata allo zigomo, non serve che esca il sangue per prendere delle decisioni”.
L’INFORTUNIO. Il forfait di Vacca al 33′ ha creato tanti problemi all’allenatore: “Rinunciare a Vacca è stato un brutto colpo. Su un campo reso scivoloso dalla pioggia, Antonio ti permette di giocare, anche se aveva una marcatura fissa. Stava facendo la sua partita, purtroppo si è fatto male ed ho inserito il 2001 Matese. A chi parla sempre dello squadrone della Casertana rispondo che non si possono regalare agli avversari pedine come Vacca, Zito e Floro Flores. Lo squadrone bisogna vederlo in campo e per tutte le partite, sin da quando son venuto, non ho mai potuto contare su tutti”.
L’AMAREZZA. L’allenatore ritorna poi sulla gara che ha rovinato i piani: “L’amarezza è per la sfida con la Reggina, in particolare il goal in fuorigioco che ha decretato la nostra sconfitta. Se avessi vinto quella gara, oggi giocavo in casa e forse avrei recuperato Floro Flores e Zito. Purtroppo il nostro capitano Rainone si è fatto sorprendere da un lancio lungo, dopo che abbiamo perso palla su una rimessa laterale: questo giocatori esperti non possono permetterselo. Poi purtroppo non abbiamo avuto un guizzo, perchè loro si sono difesi bene”.
L’ACCUSA. In conclusione l’accusa del trainer per l’atteggiamento dei tifosi della Virtus Francavilla: “Non cresceremo mai se viene insultato l’allenatore della squadra avversaria. Le persone devono andare allo stadio per incitare e portare in alto la propria squadra. Per l’ennesima volta avete mancato al Sud quest’eleganza che ho riscontrato a Brindisi”.