Salvatore Condemi, operatore di mercato e osservatore di diverse società, presenta la sfida di domani pomeriggio. “Reggina – Casertana non è una semplice partita di calcio, almeno per quel che mi riguarda. Per il sottoscritto, infatti è un doppio derby. Sì, perché è fin troppo risaputo che io sono stato, sono e sarò tifosissimo della squadra amaranto prima che giornalista e operatore di mercato. E poi, vivendo da tempo in provincia di Napoli e avendo tantissimi amici a Caserta, il mio personalissimo derby è ancora più acceso. Reggina – Casertana, insomma, è un motivo per prendere in giro oppure per essere preso in giro dai tanti amici di Caserta con i quali ho un rapporto di stima e di fraterna amicizia.
Partiamo col dire che non sarà una partita facile né per l’una che per l’altra contendente. Questa singolar tenzone non significa certamente promozione in serie B ma quella kermesse di assoluto valore e importanza dalla quale potrebbe scaturire un futuro più interessante. La squadra di Cevoli sarà spinta almeno da 12 o 15 mila spettatori che riempiranno le scalee del mitico Granillo, vero tempio calcistico per la categoria. Reggio Calabria merita scenari ben diversi, merita di vedersela con ben altri contendenti che non siano il Bisceglie ed il Rieti, con tutto il rispetto per queste società. Il Presidente Gallo è stato abbastanza esplicito nell’ultima sua uscita mediatica: “Ancora i tifosi amaranto non hanno capito dove voglio arrivare con la Reggina!” Questa è un grido di battaglia, un vero e proprio sprone per la città e per tutto l’ambiente sportivo e non. Ma anche Caserta merita scenari più importanti: il vulcanico Presidente D’Agostino si è praticamente svenato in una campagna acquisti che ha portato in rossoblu gente come Castaldo, Zito, Vacca, Padovan, Floro Flores per citarne solo alcuni. Eppure ha inanellato soltanto (si fa per dire) 47 punti, una sorta di flop considerando i proclami della vigilia. Purtroppo l’ambiente casertano non ha creduto in questo progetto portato avanti con tanto entusiasmo da Patron D’Agostino: il Pinto è, infatti, quasi sempre vuoto e le contestazioni contro questo e contro quello sono all’ordine del giorno.
Reggina – Casertana non rivestirà il significato di “resa dei conti”. Pur tuttavia, vincerà soltanto chi saprà tenere i nervi ben saldi e chi avrà più motivazioni rispetto all’enorme importanza della posta in palio. Nel fatto specifico conterà il fattore campo e la spinta dei 15mila del Granillo. Nella Reggina mancherà il centrocampista Zibert ma Mister Cevoli, in corso d’opera, cercherà (da par suo) di smantellare il fortino issato da Sandrino Pochesci. Su questo penso siamo tutti d’accordo: Roberto Cevoli sa leggere la partita come pochi ed ha dimostrato con i fatti di sapere centrare puntualmente i cambi. Come detto, non sarà facile. Ma la sfida promette scintille.
In questa sede vorrei spezzare una lancia in favore di Aniello Martone, Direttore Sportivo della Casertana. E’ una persona sanguigna che sa il fatto suo, un professionista che lavora con sagacia e serietà. Oltre a “regalare” giocatori di grande esperienza ad una piazza esigente come quella casertana, a Febbraio avrebbe voluto in rossoblu Raffaele Palladino che poi ha preferito accasarsi a Monza. Cosa si dovrebbe chiedere di più ad Aniello Martone? I 47 punti conquistati dalla Casertana è grasso che cola in un campionato che si chiama Serie C ma che, viste le contendenti (Catania, Catanzaro, Trapani e, permettetemi, Reggina su tutte) è stata una vera Serie B.
Capitolo Reggina. Centrare i play off è un obbligo. Li avrebbe potuto conquistare con il Presidente Praticò, figurarsi con Gallo e con una corazzata messa insieme in meno di una settimana da Massimo Taibi. Peccato quell’interregno di Massimo Drago che ha sostituito Roberto Cevoli sulla panca amaranto ma non certamente nel cuore dei reggini. Roberto è uno di noi: ha la maglia della Reggina cucita addosso.
Il mio pronostico specifico? Il cuore dice Reggina, ovviamente. Da uomo di sport, invece, devo affermare quel “vinca il migliore” che si usa in questi casi. Ma non sono credibile: la squadra amaranto vuole vincere, l’ambiente vuole vincere, la società vuole vincere. E porre le basi per ritornare nel calcio che conta davvero. Tutto questo passa attraverso un Reggina – Casertana che si prevede avvincente.