L’ultima vittoria della Casertana al ‘Torre’ di Pagani risale ormai all’11 settembre 2016 quando decise un gol allo scadere di Luca Orlando su preciso assist di Carlini. Il classico gol dell’ex che regalò tre punti d’oro ai falchetti. Le strade tra i rossoblù e l’attaccante si sono separate ma lui non dimentica: “Non potrei, ma nessuno può dimenticare le emozioni che ti regala la maglia della Casertana. Vincemmo una partita su un campo pesante, era l’inizio della stagione e segnai contro la mia ex squadra. Mi dispiacque perché a Pagani sono particolarmente legato avendo vinto il campionato di C2 e avendo segnato 18 gol, ma fu al tempo stesso una gioia perché quel gol valse tre punti preziosissimi. A Caserta sono stato benissimo e ricordo con grande piacere quel campionato in una squadra composta non da fuoriclasse ma da giocatori che poi hanno intrapreso un percorso importante nella C. Eravamo davvero molto forti e arrivammo fino al secondo turno playoff superando momenti difficili”.
Ad inizio stagione Orlando è stato tesserato dal Matera e purtroppo è vittima delle sciagurate gestioni societarie. Ora è fermo ma svela un retroscena molto particolare: “Dispiace per la piazza di Matera perché è storica e merita di risalire. So che in questo momento la Casertana non sta vivendo un momento felice. Spero sinceramente che il presidente D’Agostino possa tornare sui propri passi e decidere di continuare perché altrimenti non so che futuro possa avere la squadra. Peccato anche perché qualche settimana fa stavo per tornare in rossoblù. Ringrazio Martone e D’Agostino per tutto quello che hanno fatto per me perché insieme a Genovese stavo per salire in macchina e tornare a Caserta. Le cose sono andate diversamente e bisogna guardare avanti. Ho 28 anni e so che posso giocare altri sei-sette anni a buoni livelli: sono dell’idea che da una grande delusione come questa può nascere qualche di buono per la prossima stagione anche se in cuor mio spero di poter firmare entro fine mese con qualche squadra di C”.
Una Casertana in difficoltà già dalle prime giornate. A Matera iniziò ufficialmente la crisi e Orlando ricorda bene quella partita: “Guardandola da fuori ad inizio anno tutti pensavamo che la Casertana avesse fatto il miglior mercato della C. Però ogni calciatore che scende di categoria deve calarsi mentalmente nella serie inferiore altrimenti poi fa tanta fatica. Quel 2-2 arrivò perché mettemmo in campo tanto agonismo e voglia di dimostrare che non eravamo poi così inferiore alla rosa avversaria e per poco non la portammo a casa. Scendemmo in campo con quella fame necessaria per vincere. Col passare del tempo specialmente ad inizio del girone di ritorno le cose erano migliorate ma poi evidentemente le vicende societarie hanno influito negativamente sul rendimento della squadra. Leggo che lo stesso D’Agostino non sta più andando alle partite e i ragazzi stanno risentendo di questo malumore”.