MONDRAGONE – Ieri mattina al “Conte” di Mondragone i padroni di casa sono stati fermati sul pari dall’Afro Napoli, la squadra ospite è in piena lotta per un posto nei play-off e per quanto visto in gara forse il Mondragone meritava qualcosa in più del pareggio. Un punto che muove leggermente la classifica con i blaugrana che salgono a quota ventinove punti con cinque punti di vantaggi sulla zona play-out, ma visto il distacco di Aversa Normanna e Virtus Ottaviano, ferme rispettivamente a quota dieci ed undici punti, la salvezza può arrivare grazie alla distanza di dieci punti sulla penultima. Per la squadra di Aldo Papa è andato a segno, come all’andata, il mondragonese doc Emilio Coppola, quarta rete stagionale per lui, dopo il ritorno nella propria città, un vero orgoglio per lui vestire quella maglia: “Volevo ringraziare ogni singolo tifoso. Mi incoraggiate e mi incitate anche quando faccio gli errori. È un grande onore, per me, giocare con questa maglia e per questi colori, darò sempre l’anima per voi e per la maglia. Grazie di vero cuore”.
Il goal. Segna Coppola e tutta la tribuna esulta, ma particolarmente il tifoso Lorenzo Miraglia che è arrivato al “Conte” con un piccolo foglio di carta con sopra scritto “Che ci importa di Paquetà noi abbiamo Coppola” da leggere con un accento finale immaginario. A fine gara l’incontro tra il tifoso e il bomber del Mondragone, ma non è l’unica unione tra il cognome Coppola ed il Milan. Il padre di Emilio, Nicola, ha avuto il grande onore di vestire la maglia del Milan tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni ottanta, ed ora proprio il figlio viene paragonato ad un giocatore della squadra rossonera. Come nella vita anche il calcio regala corsi e ricorsi storici inaspettati, ieri mattina è toccato ad Emilio Coppola rivivere questa sensazione.