Già ieri avevamo avuto il sentore che qualcosa di negativo sarebbe potuto accadere. Adesso è ufficiale: Casertana-Juve Stabia si giocherà a porte chiuse. È La morte del calcio, l’ennesimo schiaffo in pieno volto ad uno sport è una categoria, soprattutto quella della serie C che è diventata ormai una farsa. Una barzelletta italiana. Dispiace solo che cose del genere accadono sempre e solo a Caserta perché altrove si è giocato in condizioni decisamente catastrofiche. Non era una questione di sicurezza poiché si sarebbe potuto concedere l’accesso semplicemente alla tribuna. 4000 tifosi casertani che avrebbero potuto incitare e sostenere la propria squadra del cuore. Divieto per tutti gli altri settori, ma non c’è stato verso. I vertici rossoblu hanno provato fino all’ultimo istante a convincere la Commissione di vigilanza ma nessuno si è voluto scomodare. Nessuno si è voluto assumere una minima responsabilità. Il problema è il materiale di risulta nell’ex curva sud che è stata abbattuta nonostante sia stata transennata come richiesto. Il problema è che per questo cavillo vengono penalizzati migliaia di tifosi e soprattutto una società che puntava su questo incontro per rilanciarsi in classifica. Casertana-Juve Stabia sarà così un derby atipico, un derby mai giocato prima con tribune vuote e spettacolo assicurato solo per pochi eletti.