Vittoria ‘al buio’… Ma non era un poker!



DecòJuvecaserta-Irritec Costa d’Orlando…Resterà negli annali come uno tra i più lunghi incontri della LNP. Immediatamente dopo Pozzuoli-Palestrina. In Sicilia, per i quaranta minuti di (semi) balck-out; nell’area flegrea, invece, pare si sia trattato di ‘disfunzioni’ al tabellone. Un’esperienza che abbiamo conosciuto anche noi, il quel della Piana del Volturno. E subito, la memoria, corre all’Opera Buffa intitolata: “Per chi suona la trombetta…” Capolavoro assoluto!

Ma ora passiamo alla gara di sabato sera.
Coach Giuseppe Condello, prova a partire subito in ‘quarta’.
L’idea era sfruttare una strategia che potesse, in qualche modo, arginare la pericolosità in attacco di Caserta, limitando la JuveDecò anche sotto le plance. Una JCe che, diciamocelo, ha sempre avuto il totale controllo del match. Ai siciliani va, in ogni caso, il nostro più sincero, sonoro plauso e rispetto. Hanno provato a dare tutto. Bravi!



L’esperimento è stato l’inserimento del ‘doppio lungo’ nello starting five: Riccardo Bartolozzi ed Enrico Di Coste. Ma l’intuizione non ha prodotto il risultato atteso; colpa anche del loro ‘regista’ (Amar Balic), che non ha saputo coinvolgere a sufficienza -soprattutto Di Coste- la coppia di centri, sfruttando così la ‘verticalità’ dei giochi.
Inoltre, lo Sporting club Juve Caserta, ha risposto prima con un prepotente 5-0 dal campo, e poi con una superba prova da parte dei nostri “mezzi lunghi” (citaz.) sotto canestro. Il totale dei rimbalzi è stato 34-42 per Caserta: 12 a 9 solo quelli in attacco.

A tutto questo si deve aggiungere un’oggettiva difesa serrata, che ha prodotto due importanti risultati: un rapporto palle perse-recuperate pari a ben sei palloni capitalizzati in più dai bianconeri; pochissimi tiri liberi -tranne nel ‘garbage time’ finale- a testimonianza della scioltezza con cui i casertani andavano in contropiede o, comunque, a canestro.
La mappa dei tiri, allegata alla foto, ce lo dice chiaramente: Caserta tira con quasi il 50%, segnando in maniere equilibrata sia da oltre l’arco, che in area o dentro lo ‘smile’.

Con questi presupposti, diventa difficile battere un avversaria.
Se poi, a giocare contro di te, è la prima classificata che, VENTOTTO anni fa, ha conquistato pure l’unico scudetto a sud di Roma… diventa quasi una “mission impossible” vincere.
E ieri sera (sabato 23/2/19), anche la ‘panca’ ha prodotto; un segnale, questo, incoraggiante per la buona riuscita nelle final four di coppa.

Adesso, l’obiettivo da (ab)battere, sono le semifinali di Coppa Italia;
il nemico pubblico numero uno è San Severo: Caserta e Salerno lo sanno; Raggio Solaris Faenza, e Tigers Cesena, sono avvisate!

Carmine Covino


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