All’Alp Airri Aversa piace far soffrire i propri tifosi. Contro il Cus Napoli arriva la quarta vittoria in campionato, la terza per 3-2. Il match ha avuto lo stesso andamento della gara giocata con l’Indomita Salerno: aversane avanti 2-0, calo di concentrazione e conseguente pareggio della squadra ospite, scatto di orgoglio di capitan Gargiulo e compagne nel tie-break decisivo. Coach Narducci schiera dall’inizio Gargiulo e Mastroianni in banda, Chianese e Grieco al centro, Colle in regia e Misceo opposto; Petrella libero. Pronti via e l’Alp si trova, in proco meno di un’ora, sopra di due set a zero (25-19, 25-20). Il vantaggio è dovuto al dominio assoluto delle normanne. I fondamentali rasentano la perfezione: dalla battuta, alla ricezione, dal muro, alla fase di attacco. Nel terzo e quarto set tutto questo è cancellato. Le cose semplici diventano difficili, gli errori si sprecano e il Cus Napoli ne approfitta. A nulla servono i cambi di coach Narducci, con Di Francesco al posto di Mastroianni e Iovino per Chianese. Le cussine pareggiano il conto dei parziali (16-25, 18-25). Nella tensione del match c’è da segnalare il triste gesto di una giocatrice ospite, che improvvisamente abbandona il campo da gioco e sale sugli spalti, strappando una tromba da stadio dalle mani di un bambino, reo di “dare fastidio” a lei e alle sue compagne. Cartellino rosso e punto assegnato all’Alp Aversa. Si va, quindi, al tie break, con il roster normanno che torna ad essere quello dei primi due set. La battuta è il fondamentale che incide di più. Mastroianni, Gargiulo e Misceo ne fanno buon uso. Ed è proprio il servizio dell’opposto a porre fine al match, con la ricezione ospite in difficoltà per il definitivo 15-12. «Sono contento per la vittoria, – afferma a caldo il patron Gianni Apicella – soprattutto per i primi due set giocati alla grande dalla ragazze. Poi c’è stato il solito calo, che ci ha impedito di conquistare l’intera posta in palio. Non voglio fare il discorso dei due punti guadagnati o dell’uno perso, ma ho visto segnali di miglioramento rispetto al passato. Anche nel quinto set siamo riusciti a reagire al tentativo di recupero delle nostre avversarie». Sulla stessa linea coach Narducci. «Vincere per tre volte al tie-break significa, innanzi tutto, che hai una buona condizione fisica. Le ragazze nel primo e secondo set sono state perfette. La giovane età ti porta a prestazioni opposte nella stessa partita. Non è stato il Cus Napoli ad alzare il livello del gioco nei due parziali successivi, siamo stati noi ad abbassarlo. Ma la vittoria è ampiamente meritata, per la volontà e la qualità espresse dalle ragazze».