Dunque ci siamo: il big match è alle porte. Perciò… Senza troppi preliminari e giri di parole, provo ad indossare i panni di Coach Ponticiello mentre costruisce le sue strategie di giochi. La mia ipotesi di piano partita (avversario) si basa su questo scenario: credo che si giocherà in maniera speculare. Partiremo con quintetti tipo “Small ball”: 2 guardie e 2 ali che si alterneranno (play e gaurdia, ala piccola e ala grande), e un ‘centro’ mobile. Probabilmente, Ponticiello partirà con Ochoa centro, e con le due guardie Rischia e Rossi, che domenica ne ha messi 26. Caserta difenderà a uomo. La zona sarà usata in extremis, soprattutto se giocheranno insieme Beretta e Ochoa. E, se non ce la dovessimo fare a tenerli in ‘1vs1’, si dovrà giocare di squadra. Ma credo che Ponticiello non snaturerà il suo gioco, che è fatto di ‘equilibrio’ in campo e sostituzioni per ruolo. Certo, con due lunghi avremo problemi: Beretta più un riferimento ‘verticale’; Ochoa pesante e dinamico allo stesso tempo: uno che farà collassare la difesa con scarico o agli esterni, o all’altro lungo. Appostati fuori area ci saranno (???) Rossi e Morici, ottimi tiratori. Dentro, e nei paraggi del pitturato, ci saranno sia Carrizo che Morici, adattabili in diversi ruoli da esterni, con Carrizo funzionale anche vicino a canestro. Per non parlare di Nelson Rizzitiello: altra pericolosa ‘arma’ tattica disponibile nel ricco arsenate ‘praeneste’. Un temibile ‘quattro’ che, dalla sua, può contare anche diverse vittorie nel campionato cadetto. Passando alla sponda Decò, le condizioni di Dip sono fondamentali. Altrimenti, sarà una gara come quella con Salerno, con tante difficoltà ad avvicinarsi al canestro. Un attacco in ‘transizione’ per farli rientrare in difesa un secondo più tardi di noi, in modo da trovarci di fronte una difesa parzialmente schierata e colpirli con le nostre percussioni a canestro. In alternativa, scarico a Dip che deve tenersi pronto in post basso. Altrimenti, a difesa schierata, serie di blocchi ‘buoni’ per liberare a centro area Dip. Il tiro da tre, fondamentale per Caserta (che tira molto meglio), deve immediatamente produrre ‘ridondanza’. Cioè, un doppio effetto: centrare tiri, per dare fiducia al miglior Petrucci versione sniper; accendere subito la freccia del sorpasso, mantenendo l’inerzia. Altro dettaglio importante: i blocchi in uscita per Petrucci. Da tempo non se ne vedono di ben fatti, complice anche la cattiva condizione di ‘Nik’. L’apporto di Galipò, infine, ci deve essere assolutamente, così come per Valetini e chiunque esca dalla panca. Perché domenica sera, per vincere, la panca deve produrre!!!
Modestino Ardito