“Leghiamocela Ar…dito” (di Modestino Ardito); Seconda puntata, del nuovo corso con l’appuntamento periodico che analizza il ‘dietro le quinte’ della Pallacanestro giocata.
Edizione un po’ diversa dal solito; complice l’incontro mattiniero con il collega autore (co-fondatore) della nostra pagina, Cesare Dichiara, con cui davanti ad un caffè, le classiche quattro chiacchiere sono diventate ore a parlare, ovviamente, della JC.
Ricapitolando: siamo primi, da soli, con sei punti sulla seconda, avendo sconfitto tutti (avendo anche il vantaggio del doppio scontro con la 2^), eccezion fatta per la trasferta di Roma, contro la Broker Roma, dove le abbiamo prese con grande rammarico.
Secondo il mio modesto parere, al momento il percorso della JC, è in linea con le aspettative di inizio campionato e con il ranking degli addetti ai lavori che ci volevano per competere alla griglia dei playoffs, parte alta, con Salerno, Matera, Palestrina e Viola Reggio Calabria.
Anzi, oltre le aspettative!
Squadra costruita bene da Antonello Nevola e guidata in maniera eccellente da Coach Oldoini: compatta, esperta al punto giusto, un po’ carente nel cambio del 5, ma non si può avere tutto dalla vita.
Tutto ok? Sembrerebbe di sì, a guardare da fuori, soprattutto agli occhi degli avversari di turno, che si sentono onorati ad incontrare la JC, soprattutto al Palamaggiò, la nostra casa.
Numero dei tifosi al Palamaggiò oltre le medie della Serie B, e contro Salerno, complice un biglietto omaggio, si è raggiunto l’high season delle presenze. Tutto ok allora? Nemmeno per sogno…
Guelfi e i Ghibellini, dopo qualche secolo, sono riapparsi a Caserta, nelle vesti di “Coerenti Presenti” e “Coerenti Assenti”. Oggetto della tenzone:
la Coerenza Bianconera.
I Coerenti Presenti, sono quelli che la JC è sempre la JC; che non si può stare lontano da lei; che hanno sottoscritto l’abbonamento, seguono la squadra (anche in trasferta), incitano la JC, e se fregano del gelo al PM e della figura di Iavazzi, ormai sempre più “Fantasma dell’Opera” che mai.
Contemporaneamente, i Coerenti Assenti, si tengono lontani dal PM e dalla squadra, perché coerenti nel NON volere aver niente a che fare con Lello e con la sua figura di patron non tanto occulto della JC; perché coerenti con la JC storica; perché questa JC, è la “Venafrese” (ma fino a un anno fa era la “Ticinese”).
Il dibattito, anzi la tenzone, ha scontri dialettici -quasi epici- molto aspri sui social, ormai trasformati in una moderna Campaldino; la battaglia conta, sia nei Presenti che negli Assenti, anche tifosi storici e innamorati della JC.
Ricordiamo, però, che il giocattolo è ancora nelle mani di Raffaele Iavazzi, colui che si elevò sulla barricata al grido: “O Lega A o morte!”.
Al momento, l’unica alternativa a Iavazzi, è Iavazzi!
Come spesso accade negli scontri, a pagare di più sono le vittime innocenti; i ragazzi in campo, sputano sangue per la JC (e domenica, contro Salerno, ce n’erano anche di acciaccati), e meriterebbero solo tifo e sostegno da tutti, perché non c’azzeccano una cifra coi vecchi pasticci del presidente.
Quindi, tutti insieme con la JC, senza stare a guardare al momento, dietro al tendone del sipario chi c’è. Lasciamolo stare.
FORZA JUVECASERTA, SEMPRE, PERCHE’…
E’ BIANCONERO IL COLORE CHE AMO!
Ah, un’ultima cosa che riguarda, purtroppo, il Grande Gennaro Mercogliano, “The Voice” of Palamaggiò: caro Gennaro, quando presenti la partita sai bene, molto bene, che la Reggia del Basket è il Palamaggiò (appunto), non il PalaDecò. Con tutto il rispetto per il nostro main sponsor, che merita solo apprezzamento e ringraziamento per il suo fondamentale contributo. Ma il Palazzo è il Palamaggiò. Stop!