Davvero paradossale quanto accaduto nella gestione delle partite rinviate causa neve. La situazione venutasi a creare deve far riflettere. Basti pensare infatti che in alcuni paesi a bassa quota le gare sono state rinviate e in altri, dove il rischio neve era decisamente maggiore o addirittura confinanti con città limitrofe dove era arrivata comunicazione che non si giocava, ciò non è stato fatto . Il caso più emblematico, ma non solo, è quello di Paolisi – Cellole, valida per la 14^ giornata del Girone B di Prima Categoria. Già da ieri sera infatti a Paolisi le avverse condizioni meteo avevano portato sulla città sannita la caduta di neve che avrebbe facilmente fatto preventivare il rinvio della partita, così come accaduto nella vicina Santa Maria a Vico per Valle di Suessola – San Nicola. Né ieri né oggi, però, da parte degli organi competenti sono arrivate comunicazioni in merito e così le due squadre, arbitro compreso, nella giornata odierna hanno raggiunto l’impianto “Comunale” dove si sarebbe dovuto giocare il match per poi scoprire di non poter scendere in campo causa impraticabilità del terreno di gioco completamente innevato. Ora le domande sorgono in maniera spontanea: perché far giungere squadre e direttore di gara allo stadio mettendo a rischio l’incolumità delle persone su strade completamente ricoperte di neve? Perché non avvisare in tempo? Perché far compiere un viaggio inutile alla formazione che giocava in trasferta con conseguente dispendio economico? Interrogativi che chissà se troveranno mai una risposta. Fatto sta che ad ora si registra l’amarezza di tante società, Cellole in primis, non avvisate dalla Federazione (che a sua volta avrebbe dovuto ricevere comunicazione anche dalla società ospitante) di questo disagio e che faranno valere legittimamente le proprie ragioni nelle sedi opportune.