D’Anna, l’arma in più delle Aquile: “Il calcio mi mancava, son tornato. Scossi dalle dimissioni del presidente, sabato bisogna vincere col Casalnuovo”



Felice Danilo D’Anna (foto SportCasertano.it)

CASERTA – Il 2018 delle Aquile Rosanero è terminato con un risultato utile. Ancora immischiati nella zona play-out, non hanno avuto un buon inizio di stagione ma hanno ripreso il volo durante il girone d’andata. La prima partita del 2019 dei ragazzi dell’allenatore Antonio Di Pippo si svolgerà contro il Casalnuovo sabato 5 dicembre 2019 alle ore 14:30 allo stadio “Benedetto Ferone”. Il centrocampista classe 94′ Felice Danilo D’Anna, ex Marcianise e Gladiator, è arrivato come rinforzo della compagine casertana con il mercato estivo. L’atleta esprime il suo parere sugli obiettivi della squadra ed esterna il suo carisma facendo capire che seppur non sia semplice il cammino loro ci sono e vogliono farsi sentire.

Ha giocato in realtà molto importanti come Marcianise e Gladiator. Quest’estate ha deciso di sposare il progetto Aquile, come mai? Cosa l’ha spinta a farlo?



“Vengo da esperienze in altre categorie, in altri palcoscenici. Per motivi lavorativi l’anno scorso ho interrotto la mia carriera. Quest’anno, dopo aver sistemato alcune cose a livello professionale, ho deciso di rimettermi in carreggiata. Non riuscivo a stare senza calcio che è la mia vita, la mia passione. Sono stato convinto da un gruppo di amici che già conoscevo da anni. Mi sono fatto coinvolgere che prima ancora di essere una squadra è come ho già detto un gruppo di amici. Si sposava perfettamente con le mie esigenze anche come orari e come luogo dove si gioca essendo io di Marcianise” . 

Il 2018 non era cominciato bene per le Aquile, ma comunque è terminato meglio rispetto all’inizio. Per questo 2019 cosa si augura sia per la squadra che per se stesso?

“Si, abbiamo cominciato con il piede sbagliato, forse il cominciare tardi o un po’ di disorganizzazione. Ma si è riunito il gruppo ed abbiamo rialzato la testa. Stiamo risalendo piano piano la classifica, ed attualmente siamo in una posizione leggermente più dignitosa. L’obiettivo è quello di avere una salvezza tranquilla, non nella zona play-out. Magari chissà, sognare qualcosa nel finale riuscendo ad incanalare una serie di risultati positivi. Per quanto riguarda me sicuramente i primi mesi mi sono serviti per riprendere la forma migliore, essendo stato fermo un anno mancava il ritmo partita. Ora che sono tornato al top chiaramente punto di dare ancora di più una mano alla squadra sia a livello di prestazioni che di gol”. 

Il risultato della partita contro il Vitulazio è stato 1-1. Crede avreste potuto fare di più? Avete dei rimpianti riguardo quella partita?

“L’ultima partita è stata molto particolare. Sembrava inchiodata, poi quando siamo riusciti a sbloccarla è stato un vero peccato prendere immediatamente il gol del pareggio. C’è rammarico, si poteva portare a casa l’intera posta in palio che ci avrebbe permesso di fare un passo importante. Allo stesso tempo credo che era fondamentale arrivare alla pausa con un risultato utile e quindi era importante non perdere. E’ sempre bene vedere il bicchiere mezzo pieno”.

La prossima sfida sarà contro il Casalnuovo. Quale approccio e quale tattica può essere quella che vi porterà ai tre punti?

“La prossima è una sfida molto importante, vogliamo iniziare l’anno nel migliore dei modi soprattutto tra le mura amiche. Il Casalnuovo all’andata ci ha imposto una sonora sconfitta ed abbiamo tanta voglia di rivalsa. Sarà necessario giocare con il coltello tra i denti, loro sono in una posizione di classifica migliore della nostra ed hanno sicuramente altri obiettivi. Ma credo che con la rosa che abbiamo a disposizione, seppur con qualche infortunato, ritengo che questa squadra può giocarsela con tutte quindi anche con il Casalnuovo. E’ un momento fondamentale per noi, per cambiare definitivamente rotta”. 

Dopo tanti anni di Serie D cosa si vive a scendere in Promozione? Quali sono le differenze?

“Chiaramente le differenze sono tante a livello di impegno e del tempo dedicato a ciò. In Serie D, per come l’ho vissuta io, era tranquillamente paragonabile al professionismo. Un maggior numero di allenamenti, cinque settimanali più la partita nel fine settimana, un impegno full time. Qui gli  allenamenti settimanali sono tre e fatti a fine giornata, la partita nel week end con per lo più trasferte nel beneventano o nel napoletano. E’ quindi un impegno di un livello più soft, più tranquillo. Per quanto mi riguarda, sono volenteroso, se ovviamente riesco a conciliare gli impegni, a tornare su altri palcoscenici. Ma attualmente le mie esigenze sono altre, quindi come ho detto precedentemente il progetto delle Aquile si sposa perfettamente con i miei impegni lavorativi. Ora penso solo ad aiutare la causa Aquile, e ritengo che comunque il campionato sia di buon livello pur non avendoci mai giocato prima” . 

La squadra è rimasta colpita dalle dimissioni del presidente Federico Di Pippo?

“La squadra conosce l’attaccamento e l’impegno che Federico Di Pippo ha sempre avuto per la causa delle Aquile. Questa notizia ha lasciato tutti un po’ scossi, ma anche se non risulterà più nell’organigramma la sua presenza resterà ed il suo interesse altrettanto. La squadra ora deve pensare a fare i tre punti sabato ed a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati quanto prima. Non dobbiamo distrarci, tutto questo ovviamente deve essere fatto per il bene della società”. 


error: Content is protected !!
P