D’Agostino ha deciso: “Non torno indietro, Casertana in mano al Sindaco, pronto anche a farmi da parte subito. Ecco le mie condizioni”



Il presidente D’Agostino (Foto Giuseppe Scialla)

Oggi alle 14 il presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino incontrerà il Sindaco di Caserta Carlo Marino per ufficializzare il suo disimpegno. La conferma arriva in una intervista apparsa oggi sul Mattino: «Non torno indietro – ha confermato  – lascio le chiavi al primo cittadino affinché sia garante delle trattative per la cessione della società». La strategia d’uscita di D’Agostino è già tracciata: «Mantengo gli impegni fino al 30 giugno, porterò a termine il campionato. Se nel frattempo nessuno si sarà fatto avanti non iscriverò la Casertana al prossimo torneo. Se qualcuno vorrà subentrare in corsa sono a disposizione, a condizione che mi sostituisca le fideiussioni bancarie prestate all’atto di iscrizione a questo campionato». Circa mezzo milione di euro da bloccare in banca e solo per coprire l’importo già depositato in via cauzionale da D’Agostino quest’estate. E poi, il monte ingaggi ragguardevole da accollarsi fino alla fine della stagione. «Altre condizioni le valuteremo alla presentazione di eventuali offerte – spiega D’Agostino – ma sia chiaro ogni trattativa dovrà avvenire davanti al sindaco, nella massima trasparenza. Chi vuole la Casertana dovrà avere le spalle larghe. Non meritiamo quello che ci è successo domenica sera dopo la partita. Il fidanzato di mia figlia è dolorante – spiega il presidente – ma non ha riportato conseguenze gravi. Lì vicino, però, c’erano i miei nipotini. Chi ha lanciato quel sasso non poteva prendere la mira e non oso pensare cosa sarebbe accaduto se la pietra avesse colpito i bambini». Non solo quello il gesto che ha sconvolto D’Agostino: «Mi hanno invitato a restituire i soldi del biglietto, a tornare a occuparmi del caseificio. Non è giusto, per la Casertana ho fatto tan- to ed è sotto gli occhi di tutti. Tornerò volentieri al mio lavoro». La tifoseria tutta ha preso le distanze dal gesto di chi ha lanciato il sasso: «È vero, ma al tempo stesso ci hanno pesantemente conte- stato. Abbiamo commesso degli errori tecnici sbagliando la scelta dell’allenatore, affidandoci in maniera forse avventata ai report medici su certi calciatori che contavamo di recuperare in minor tempo. Forse ci siamo fatti prendere dall’euforia sbagliando alcuni acquisti. Però – dice, ancora, D’Agostino – sono errori fatti con l’intento di far grande la Casertana e che ricadono sul mio patrimonio. Sono amareggiato più dei tifosi». Poi su Martone, insieme alla squadra oggetto principale della contestazione «È una persona corretta, una delle poche nel mondo del calcio di cui ci si può fidare. E poi, gli errori li abbiamo commessi insieme».




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