CASERTA – Il 25 novembre del 1960 furono violentate ed assassinate le tre sorelle Mirabal. Erano delle donne rivoluzionare ed attiviste contro il regime di dittatura a cui era sottoposta la Repubblica Dominicana. L’ONU, il 17 dicembre del 1999, ha istituito il 25 novembre come la giornata “contro la violenza sulle donne”. Si tende spesso, purtroppo, a sottovalutare ogni tipo di violenza pensando che sia un caso isolato, che sia un semplice momento di rabbia o addirittura pensando di meritarlo. La verità è che la violenza, che sia fisica o psicologica, va condannata sempre. Bisogna trovare la forza di denunciare ed allontanare chi assume atteggiamenti sbagliati. In questa giornata vengono organizzate manifestazioni ed iniziative varie. Le piazze e non solo si riempiono di persone che si oppongono a questo spiacevole fenomeno.
I calciatori hanno voluto dare il loro sostegno, sono scesi in campo con un segno rosso sul volto lanciando l’hashtag #unrossoallaviolenza. Ma non ha partecipato solo la serie massima, anche le categorie minori campane hanno sposato l’iniziativa: il Gladiator, il Mondragone, l’Albanova, l’Afro Napoli United ed il Marcianise hanno dato questo forte segnale. Molti si chiederanno perchè il colore rosso, non è stato scelto a caso. Il rosso è il colore della passione e del sangue. Per tutte le donne che vittime della troppa passione hanno pagato con il sangue. Non ci aspettiamo certo che questo segnale possa cambiare la situazione da un momento all’altro. Ma servirà a far capire che nessuno ha il diritto di rovinare la vita altrui. E soprattutto che se una persona ama non fa del male, non picchia, non umilia, non insulta e non denigra. Chi ama, semplicemente ama.