Scossone in casa Polisportiva Puglianello. Arrivano come un fulmine a ciel sereno le dimissioni del tecnico Luigi Francesco Scagliarini per incomprensioni e divergenze di vedute con la società nate nel corso di questi mesi. Una notizia che fa davvero scalpore visto l’ottimo operato del tecnico alla guida della squadra che non è bastato a sanare la frattura. In quattro giornate di campionato Scagliarini ha raccolto sei punti nelle gare giocate, tolto il turno di riposo e la gara sospesa con la Dea Diana, e passato il turno in coppa. Un ruolino di marcia strepitoso con ben undici gol segnati e uno solo subito nelle due competizioni. Nulla lasciava presagire un epilogo del genere e il maturare di una scelta così dolorosa, resasi però necessaria così come conferma lo stesso Scagliarini: “Il mio mestiere è l’allenatore, non svolgo altre mansioni. Il mio compito è di fare delle scelte e di prendermi le responsabilità che derivano da esse. Spostandomi nel beneventano credevo di trovare un ambiente diverso ma mi sbagliavo. Pretendere il calcio spettacolo in Prima Categoria a mio avviso non è plausibile. Per vederlo ci sono stadi come il San Paolo, l’Olimpico o San Siro. Una squadra che si allena tre volte a settimane per metabolizzare schemi e trovare la giusta amalgama impiega tempo, non si può pretendere tutto dopo solo quattro giornate. In Serie A ci sono squadre che si allenano con doppie sedute e non giocano bene. Questa è la dimostrazione che per esprimere al meglio un gioco di squadra ci vuole tempo e lavoro. Noi abbiamo fatto preparazione e partite su due campi diversi, il nostro non lo abbiamo mai avuto a disposizione e si vengono a fare certi discorsi. Io sono una persona seria, onesta e leale e prendo atto che in questo caso qualcuno non lo è stato. Da allenatore devo essere felice di svolgere questo lavoro. Se mi manca la felicità di andare ad allenare preferisco non farlo perché non mi diverto. Non è facile avere a che fare con tante persone dove ognuno dice cose diverse. Voglio infine ringraziare i miei calciatori che mi sono stati sempre vicino e il preparatore ateltico Pasquale Lubrano che mi ha accompagnato in questi due mesi a Puglianello”.