Conferenza stampa di mister Fontana a poche ore dalla partenza per Matera. L’allenatore della Casertana parla delle insidie della gara: “Loro non stanno attraversando un periodo brillante e le insidie sono proprio queste. Quando si affronta una squadra che vive un momento difficile inconsciamente pensi che sia più facile. Ci siamo già passati all’inizio e da questo punto di vista mi aspetto una continuità nell’atteggiamento come visto nel secondo tempo contro il Catania dove non ci siam affatto disuniti. Vorrei vedere una crescita da questo punto di vista evitando che una scintilla possa far aumentare l’entusiasmo del Matera. Bisogna provare ad approfittare del loro momento sia dal punto di vista tecnico che aggressivo”.
Possibilmente evitando di passare in svantaggio: “Per un motivo o per un altro purtroppo continuiamo a prendere gol. E’ una cosa da limare e possibilmente risolvere definitivamente. Fino ad oggi siamo riusciti sempre a recuperare o quasi, ma possiamo e dobbiamo necessariamente migliorare. Vorrei vedere maggiore attenzione laddove abbiamo pagato dazio subendo gol non in situazione di gioco ma su particolari che a livello individuale abbiamo mollato. Adesso è il momento di alzare l’asticella pur essendo consapevoli di dover fare la corsa su noi stessi. Siamo in crescita e lo noto, ma questa crescita deve essere manifestata durante la gara. La nostra corsa deve essere nel ricercare quelle cose che ci fanno migliorare.”
Al ‘XXI Settembre’ servirà massima attenzione contro un avversario che avrà voglia di risalire: “L’abbiamo visti martedì dal vivo – continua il tecnico – e non ho visto una squadra abbattuta come la classifica dice. Cinque sconfitte non fanno del Matera una squadra allo sbando, hanno un’idea, un’organizzazione con giocatori di un certo livello ed esperienza. Sono vivi ed ovviamente in questo momento quando prendono uno schiaffo si vede, ma a Cava hanno reagito e per poco la stavano addirittura riprendendo”.
Sulla formazione che andrà in campo il tecnico non si sbottona: “Per mio concetto none esiste una formazione tipo perchè ho ragazzi che lavorano al massimo e poi durante l’anno arriva sempre la sorpresa. Uno parte con una idea specifica, poi il lavoro dice altro. A volte parliamo di uno schieramento a tre o a quattro ma dipende dallo stato di salute dei ragazzi, delle possibilità prima e dopo la gara. La necessità ci ha portato a mutare pelle a gara in corso, una risorsa trovata nella negatività. Quando dico di voler ripartire dal secondo tempo col Catania mi riferisco all’atteggiamento, alla voglia di recuperare. Nel primo tempo, ad esempio, ho visto tanta voglia ed esuberanza spese male. Poi ci siamo aggiustati lavorando sui punti deboli del Catania e abbiamo fatto gol quando sono arrivati quattro passaggi di prima”.