È un Villa Literno che mastica amaro quello dopo la sconfitta per 3-2 contro il Montesarchio. Ad analizzare il match l’allenatore Luigi Sanhez che evidenzia ciò che non ha funzionato tra i biancorossi: “Quanto visto non è un brutto incubo, è realta. Premetto che quando si perde la colpa è dell’allenatore ed è giusto si metta ciò davanti a tutto. Questa è una squadra che deve parlare meno e capire che disputa il campionato di Promozione. In mezzo al campo si va per combattere, aiutarsi e sudare la maglia. I ragazzi lo hanno fatto, ma purtroppo per noi troppo tardi. Siamo stati puniti da un’ingenuità che nel calcio può capitare e ci deve servire da lezione. Credevo che alcune cose le avessimo assimilate ma mi rendo conto che c’è tanto da fare soprattutto dal punto di vista psicologico. Su questo non ci siamo, dobbiamo lavorare, chiacchierare poco e correre, al di là dei nomi che portiamo. In campo ci sono degli avversari che forse hanno meno qualità di noi, ma che lottano su ogni palla. Abbiamo preso gol su una palla persa in mezzo al campo non seguita, per un errore di posizionamento del nostro terzino e su un contrasto. Ancor prima però abbiamo perso tutti i duelli individuali quando andavamo a saltare. La tattica non esiste in situazioni di gioco dove i nostri non ci mettono verve. Abbiamo fatto cose buone per un quarto d’ora dove abbiamo abbiamo alzato la testa e messo a punto ottime giocate ma poi veniamo puniti da situazioni singole, vedi l’incertezza del portiere che però è lo stesso che domenica scorsa ha fatto una grande parata salvando il risultato. Il Villa Literno deve ritrovare serenità e lavorare. La cosa a cui tengo di più è l’unità!”