Un fulmine a ciel sereno squarcia l’armonia in casa Cellole dopo l’addio dell’attaccante Mario Pagliuca. Il classe ’82 lascia la maglia rossoblù dopo il mancato accordo economico con la società ed ora è alla ricerca di una nuova avventura. Nonostante l’addio di uno dei calciatori che tanto bene ha fatto lo scorso anno il presidente Angelo Freda non fa drammi e sottolinea come la rosa rossoblù sia stata rinforzata notevolmente. “Ognuno è libero di fare le proprie scelte ma io in qualità di presidente devo pensare al bilancio della società, che quest’anno come l’anno scorso si preannuncia impegnativo. Voglio preoccuparmi di tutto all’inizio per non rimanere fuori poi a dicembre, perchè esistono due tipi di campionati: quelli che partono ad ottobre e finiscono a dicembre e quelli che partono ad ottobre e finiscono a maggio. Logicamente questo implica due programmazioni diverse e noi come società sappiamo il percorso che vogliamo portare avanti. Quest’anno il direttore sportivo Michele Vitale, insieme con la dirigenza, ha tracciato una soglia oltre la quale non possiamo andare. E’ stato fatto un bilanciamento dei rimborsi visto e considerato che negli ultimi anni si è cercato di fare delle cose, che sento di dire a malincuore, a cui alcuni giocatori non sono abituati. Accogliamo tutti i calciatori sempre con grande felicità e li ringraziamo ancor prima che inizino un percorso sportivo con noi. Questa è una programmazione che già abbiamo fissato un paio di anni fa e la stiamo portando avanti. La rosa dello scorso anno era stata interamente riconfermata come premio per l’ottima stagione disputata l’anno scorso, ma qualcuno ha preferito prendere strade diverse. Voglio ringraziarli lo stesso perchè hanno reso onore alla nostra maglia. Nel calcio o si e rigidi ed elastici nello stesso tempo altrimenti le società di calcio non possono andare avanti. I ruoli sono fondamentali, i calciatori fanno i calciatori e la società fa la società e la gestione economica spetta esclusivamente al club. Personalmente penso che sia il collettivo a fare la forza di una squadra non il singolo. Il singolo può dare un di più, ma è il collettivo che conta. Noi abbiamo acquistato sette calciatori perdendone due, quindi la rosa è stata notevolmente rinforzata e non ridimensionata. Questi sono tutti calciatori validi e di esperienza, vedi Gianluca Martino e Antonio Pastore che hanno sposato con entusiasmo il nostro progetto. E sull’ inizio della preparazione che ha preso il via in questi giorni: “Avere più di ventisette persone ad allenarsi non è da tutti e siamo orgogliosi del clima che si è ricreato intorno a questa squadra. Abbiamo un grande potenziale quest’anno supportato da un settore giovanile con la Juniores che speriamo ci dia una mano per poter affrontare una futura Promozione. Quest’anno ho rifiutato di fare il passo più lungo della gamba perchè avremmo dovuto stravolgere tutto, mentre la nostra idea è quelle di conquistarci tutto sul campo”.