Presentata la nuova Decò Caserta, Maggiò: “Vi spiego perchè sono tornato dopo 14 anni. Iavazzi da ringraziare e il futuro…”



Un momento della conferenza

Presentazione ufficiale della nuova Decò Caserta oggi al Paladecò di Castelmorrone. A rompere il ghiaccio è stato il hm Antonella Nevola. “Abbiamo scelto Oldoini perchè già conosceva l’ambiente, apprezziamo le sue doti umane e tecniche ed è la persona giusta per noi. Completano lo staff collaboratori casertani che abbiamo voluto fortemente perchè volevamo privilegiare la casertanità. Ne è testimone, ad esempio, la presenza di Biagio Sergio e altri ragazzi locali. Sulla costruzione del router siamo ripartiti da alcuni punti fermi, atleti che conoscono bene la categoria avendo militato in B con squadre di vertice. E’ chiaro che abbiamo costruito una squadra per essere lassù in classifica. Ci son almeno altre quattro formazioni che lotteranno con noi e per quel che ci riguarda daremo il massimo anche se siamo consci che sarà un percorso lungo e difficile. L’impegno della società sarà massimo perchè vogliamo tornare al più presto nei campionati che la città merita”.

E’ poi intervenuto Gianfranco Maggiò che ha chiarito il suo ruolo e fatto luce, se ce ne fosse bisogno, sulle vicende del club: “Torno dopo 14 anni di assenza e l’ho fatto perchè ho avuto il sentore che le cose potessero precipitare. E senza squadra il palazzo, questo palazzo che è la nostra storia, sarebbe scomparso. Rispetto a qualche mese fa le cose sono cambiate, almeno per quello che mi riguarda. Dopo essere stato ricevuto affettuosamente dal Presidente della Fip Gianni Petrucci, il mio che doveva essere un semplice ruolo di collante con le Istituzioni, è diventato qualcosa di più forte a ampio. C’era bisogno di convogliare più risorse per questo progetto poichè il signor Iavazzi ha sostenuto la gestione di Venafro dal momento dell’acquisto del club e di questo va sicuramente ringraziato ma nello stesso tempo è una persona che non vuole nè può investire altre risorse nella gestione sportiva della società.



Gianfranco Maggiò

FUTURO ASSICURATO – Le quote del club sono state intestate ad Antonello Nevola e sono a disposizione di chiunque voglia acquisirle. E’ bene precisarlo poichè qualcuno continua a dire che dietro Nevola c’è Iavazzi. Mai di più falso e aggiungo che fino a quando ci sarò io in questa società non si verificheranno mai più episodi come quelli degli anni passati con fantomatici inglesi o di altre nazioni che poi si sono dileguati. Mi sono esposto in prima persona, ho cercato nuovi imprenditori che potessero sostenere questa nuova avventura. Ed ecco che entra in gioco la Decò che grazie all’amico Zazà D’Aulisio ci ha aperto le porte dopo appena due incontri. Il loro intervento ci ha dato una certa tranquillità che certo non è assimilabile ad una squadra di serie B ma la loro presenza ci garantisce un futuro certo. Ovviamente adesso bisogna continuare a lavorare senza risparmio di energia poichè l’obiettivo deve essere quello di gestire la società con gli introiti provenienti dalle sponsorizzazioni, pubblicità, incassi ed eventuali fattori esterni che sono fisiologicamente legati all’attività che andiamo a svolgere. Sono fiducioso perchè insieme al Presidente della Provincia Magliocca c’è un Senatore della Repubblica, Barbaro, mio amico, che è ben inserito nel mondo dello sport e già da un po’ di tempo si sta impegnando per promuovere il nostro progetto e anche grazie a lui potremo crescere”.

Max Oldoini

GRAZIE IAVAZZI –  “Ha commesso errori, forse è stato indotto a commettere errori, ma bisogna ringraziarlo perchè ha mantenuto in vita la pallacanestro a Caserta spendendo di tasca sua belle somme. Se ha commesso errori lo ha fatto in buona fede non certo per darsi la zappa sui piedi. Ha avuto anche la sensibilità di acquistare il titolo finanziando la stagione del club rilevato. Speriamo che qualche persona, imprenditore sensibile al sociale come fece mio padre abbia la buona volontà di sostenere questo progetto. Se così non fosse lo porteremo avanti costi quel che costi. Ognuno la pensi come meglio crede: qui ci sono io, Nevola e Oldoini. Il panorama casertano questo può offrire che mi auguro accontenti gli appassionati. Ai tifosi dico che spero ci possano accompagnare con entusiasmo e il solito calore. Personalmente non devo dimostrare niente. L’ho dimostrato nell’87 dopo la morte di mio padre.

AMARCORD E COMMOZIONE – Avrei potuto vendermi la squadra ma avevo un impegno morale con mio padre, i giocatori e i tifosi. Due anni dopo Sama, l’Amministratore Delegato della Montedison, uomo di Gardini, per 15 miliardi voleva Gentile Esposito e Dell’Agnello. Nel novanta ebbi il coraggio di cambiare Oscar per Shackleford e dopo tante polemiche vincemmo lo scudetto. Perciò non devo dimostrare niente a nessuno. Quando c’è stato il coraggio di fare le cose il coraggio l’ho trovato e l’ho dimostrato”. La conferenza si è chiusa con un minuto di applausi per le parole del Presidente visibilmente commosso e inorgoglito dalla stima dimostrata dai presenti.


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