SANTA MARIA CAPUA VETERE – Non è mai troppo tardi per esaudire un sogno. Dopo una lunga carriera, che lo ha portato a girare tante regioni d’Italia, Nicola Celio veste per la prima volta la maglia neroazzurra del Gladiator. Un desiderio che il calciatore di Santa Maria Capua Vetere nutriva già da diversi anni e che ha coronato nell’estate del 2018, con l’unione delle forze di Mattia Aveta e Giacomo De Felice che ha dato il via alla costruzione di un progetto molto ambizioso. Al pari dell’altro sammaritano doc Vincenzo Capobianco, l’atleta classe ’87 rientra nella lista dei confermati dell’esperienza passata a Maddaloni e con la testa è già proiettato all’inizio del ritiro. Motorino instancabile del centrocampo, capace di rottamare qualsiasi palla che sembra persa e far sentire forte il fiato sul collo degli avversari, Celio garantisce quantità, polmoni e forza fisica. Una pedina importante nel centrocampo sammaritano.
Nato il 20 marzo 1987, vive da sempre a Santa Maria Capua Vetere da ragazzino ha iniziato nelle fila del Real San Prisco di Mimì Capobianco (padre di Vincenzo) e poi del Casapulla. A tredici anni il grande passaggio al Genoa che crede molto in lui. In seguito al fallimento del Grifone fu prelevato dal Siena, con cui ha svolto tutto il settore giovanile fino alla Primavera. Seguirono tre anni costellate dalle vittorie dell’Eccellenza e conseguente promozione in Serie D, con Poggibonsi, Colligiana e Casertana con cui vinse il campionato allenato da Enzo Feola. Prosegue con le esperienze nell’Atletico Vieste e nella Real Ortese, con cui perde la finale play-off in Promozione. Nella stagione 2014-2015 inizia con il Comprensorio Volturno e prosegue con l’Alife, vincendo i play-off promozione del Molise ed approdando in Eccellenza. Svolge buoni campionati con il Santa Maria La Fossa e la Real Maceratese, prima della chiamata della Maddalonese, dimostrando la sua qualità nello scorso campionato di Eccellenza.
Visibilmente emozionato per la firma con il club della sua città natale e di cui è tifoso, Nicola Celio esprime la sua soddisfazione: “E’ una sensazione che non riesco a spiegare. Era un sogno che avevo da sempre. Non ho rimpianti della mia umile carriera, però in me c’era sempre il rammarico per il Gladiator. Con l’età che iniziava ad avanzare, qualche anno fa ho riflettuto ed ho sperato che qualcosa accadesse. Ora il mio sogno è realtà, soprattutto devo ringraziare l’allenatore Giovanni Sannazzaro e la società per questa opportunità. La piazza è importante, la nuova società è abituata a fare calcio in un certo modo, quindi spero che ci siano tutti i presupposti per un progetto vincente. Da qualche anno che mancava un discorso serio e duraturo, m’aspetto enorme entusiasmo al campo e tutti i tifosi dalla nostra parte”.
E’ enorme la voglia di esordire con la maglia neroazzurra: “Io sono una persona che dà tutto. Vestire la maglia neroazzurra comporta motivazioni ancora maggiori, sono orgoglioso ed onorato di avere questa possibilità. Noi sammaritani dobbiamo far rispettare il blasone e la gloria di questa, ed inculcare questo concetto anche a chi fa parte del gruppo ma non è di Santa Maria Capua Vetere. Io e Vincenzo Capobianco dobbiamo essere da esempio per tutti, anche se parecchi hanno già vestito la maglia del Gladiator. Non sono uno che bada al personale, preferisco pensare sempre alla squadra. Non ci possiamo nascondere, vogliamo essere una delle protagoniste del campionato. Debutto al Piccirillo? Sono venuto a Santa Maria Capua Vetere sempre da avversario ed ho provato un’emozione grande. Da avversario volevo sempre dimostrare qualcosa in più, ora con indosso la maglia neroazzurra mi sento invulnerabile. Non vedo l’ora di cominciare, l’entusiasmo è alle stelle”.
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