Se non è un grido d’allarme poco ci manca. Il calcio a Maddaloni, mai come questa volta rischia di scomparire. Appare difficile la partecipazione della US Maddalonese al prossimo campionato di Promozione. Una situazione che rappresenterebbe una beffa clamorosa, oltre all’ingente danno sportivo e morale. Nel 2019, infatti, la gloriosa maglia granata dovrebbe tagliare il traguardo dei cento anni di storia. Una data storica per la città, per gli sportivi, gli appassionati ma, anche per tutti i cittadini. Nel 1919, infatti, anno di fondazione della US Maddalonese ancora non erano nati tanti gloriosi e blasonati club di Serie A e B. Gli attuali ostacoli sono davvero enormi. Manca una sensibilità di appartenenza alla città, una identificazione con le vicende calcistiche della squadra. Il calcio a Maddaloni continua ad essere vissuto come una questione personale relegata a pochi appassionati. Una situazione totalmente diversa da quanto accade in tante altre importanti città storiche di calcio dilettantistico dove la sinergia tra la classe politica e quella imprenditoriale, spesso, riesce a far fronte comune per superare la difficoltà. Il neo sindaco Andrea De Filippo sin dal primo momento si è mostrato attento alle vicende della Maddalonese Calcio. L’augurio è che con l’imminente nomina della Giunta e quindi anche dell’Assessore allo Sport, si possa presto interloquire costantemente e fattivamente per prospettare delle valide soluzioni. Il nemico principale si chiama tempo. I termini di iscrizione per la partecipazione al campionato di Promozione scadono inevitabilmente ed improrogabilmente il prossimo 26 luglio. In pratica è una corsa contro il calendario per far sì che lo storico “Cappuccini” non resti senza calcio in un anno così importante per la storia della Maddalonese. Fino a questo momento solo alcuni imprenditori dal cuore granata hanno promesso, attraverso sponsorizzazioni, la loro vicinanza alla causa. Appare necessario, se non fondamentale, un ulteriore sforzo economico per garantire quel budget indispensabile che riesca a coprire le spese per il campionato di Promozione. C’è chi da settimane sta lavorando nell’ombra solo per il futuro della squadra, avviando contatti e cercando di monetizzare l’attaccamento al calcio locale. C’è, però, bisogno ancora di un forte sforzo, anche attraverso piccoli contributi, per poter dare via alla stagione e dimostrare che il calcio a Maddaloni è nel cuore di tutti. Perché difendere la storia sportiva di una città dovrebbe essere volontà di tutti i cittadini. Il 26 luglio è vicino. Chi vuole bene alla Maddalonese ha un’occasione unica per dimostrarlo.