E’ vero lo ammetto: oggi dopo l’intervista con Ivan Rajcic in cui ha annunciato il suo addio al calcio giocato e arrivederci a Caserta, mi sono venuti gli occhi lucidi. E’ la reazione di quando lasci una persona che ti ha dato tanto, che ha dimostrato di avere i tuoi stessi ideali e valori. Ivan ha preparato le valige e presto tornerà a Spalato. Per lui inizierà un periodo di riflessione in cui si dedicherà alla famiglia. Deciderà con calma che fare del suo futuro, intanto resta un passato, recente, pieno zeppo di ricordi. Il suo arrivo a Caserta nella primavera 2014 a pochi mesi dalla fine del campionato. Si integrò subito e da luglio diventò uno dei leader di quella Casertana. In campo un leone, grinta infinita, una personalità eccezionale. Non a caso l’esperienza in categorie superiori e mezzi tecnici spaventosi gli hanno permesso di essere un punto di riferimento di tutti gli allenatori e compagni con cui ha giocato. Avrebbe anche meritato palcoscenici superiori ma si sa che nel calcio ci vuole un pizzico di fortuna. A volte sali su un treno sbagliato e devi ricominciare. Ivan ha avuto la forza per farlo e a te da casertano, tifoso e giornalista dico grazie. Grazie per tutto ciò che hai fatto e hai dimostrato per quella maglia rossoblù che ad un certo punto era la tua seconda pelle. Per il cuore infinito con cui hai giocato sempre e comunque. Per aver subito di tutto in un anno in cui qualcuno pensò bene di sfasciare invece di costruire. Un top player, un uomo che si è sempre assunto le proprie responsabilità dentro e fuori. Amato dal pubblico, dalla gente, da Caserta, la tua seconda città. Ivan la tua partenza dovrà essere per forza di cose un arrivederci perché ragazzi come te non si dimenticano e Caserta non ti dimenticherà. Hai dato tanto, hai raccolto meno di quanto meritavi, ma sei sempre andato a testa alta, fiero e orgoglioso di quello che hai dato per la maglia. Adesso è tempo di fermarsi, riflettere e rendersi conto che dopo oltre ventuno anni in giro per l’Europa e su centinaia di campi la vita sta per cambiare. Forse solo per qualche mese perché il calcio è e sarà sempre il tuo mondo. Per adesso goditi il riposo guerriero. Oggi Caserta è triste perché saluta chi l’ha sempre onorata e difesa, ma un giorno saremo tutti felici di riabbracciarti perché questa resterà la tua casa italiana.