«Questa salvezza vale come uno scudetto. Per tutto ciò che abbiamo dovuto superare, per il grado di difficoltà di alcune partite.». Sono le parole di una Serena Masciandaro commossa subito dopo aver centrato col Volturno la permanenza in A2. In una intervista rilasciata al Mattino l’atleta sammaritana ripercorre le tappe della stagione, la salvezza fortemente voluta e conquistata in gara 3 a Genova contro la Locatelli e il grande cuore messo in acqua da lei e dalle compagne. «È stato un anno intenso, siamo partite bene poi diverse difficoltà hanno complicato il cammino. Ci abbiamo messo anche del nostro è innegabile, ma al tempo stesso siamo state brave a reagire. Siamo arrivate alla fase finale del campionato (già fuori casa contro il Velletri) molto unite, cariche, più consapevoli e fiduciose. Abbiamo lavorato tanto e questa salvezza è tutta nostra e del nostro tecnico Salvatore Napolitano che non ha mai mollato e ha sempre creduto in noi. Ribaltare il pronostico, vincere fuori casa non è mai semplice e noi siamo state davvero super. Abbiamo raggiunto il traguardo grazie allo spirito, all’unità di squadra e alla voglia di restare in A2. Abbiamo difeso la calottina che indossavamo con le unghie e con i denti. L’abbiamo sempre fatto e lo continueremo a fare».