Tredici anni dopo l’Aversa torna in Eccellenza. Nel 2004-2005 concluse il campionato regionale campano al quarto posto prima di iniziare la lunga scalata verso il professionismo. Sono trascorse solo tre stagioni da quei playout persi contro l’Ischia eppure sembrano trent’anni. Ne sono successe di tutti i colori con un crollo sottolineato dalle posizioni finali della classifica. Sesto posto nel 2016, dodicesimo nel 2017 e sedicesimo quest’anno. La sconfitta di Torre del Greco è stato l’epilogo di un’annata nera che mortifica estremamente una società che probabilmente non avrebbe immaginato a settembre di ritrovarsi in Eccellenza. Non sono bastati i ventidue punti del girone di ritorno, tre cambi tecnici, due direttori e una doppia presidenza. Per la verità Pasquale Corvino si era già allontanato da diverse settimane, da quando aveva capito che la squadra era entrata in un vortice di sconfitte da cui difficilmente sarebbe potuta uscire. Una delusione dopo l’altra nonostante la rosa non fosse certo destinata a disputare un campionato del genere. Sette-otto calciatori di esperienza, con passato recente anche in categoria superiore. Un paio di under finiti nel giro della Rappresentativa di serie D, ma non sono bastati perché le partite finiscono oltre il novantesimo e in campo si va stringendo i denti. Come ha fatto Pezzella che ha giocato per oltre un mese con un o stiramento e che evidentemente non è stato preso come modello da due compagni che nella gara più importante dell’anno hanno preferito farsi da parte perché in non perfette condizioni fisiche. Resta l’amarezza di una tifoseria che ha visto spegnersi settimana dopo settimana la Normanna. Si è passati da trasferte storiche in piazze blasonate a una retrocessione in Eccellenza che deprime un ambiente già distante e piuttosto insensibile al richiamo dei colori granata. E adesso? A metà settimana Spezzaferri e Corvino si incontreranno per capire cosa fare e se proseguire insieme. Sicuramente c’è la pista del ripescaggio che al momento sembra percorribile poiché l’Aversa ha un ottimo punteggio grazie anche al discorso ‘Giovani D valore’ legato all’utilizzo degli under. Si potrebbe continuare a giocare in D ma qualcosa in merito si saprà solo a metà luglio. Per quella data bisognerà aver già pronta una rosa capace quanto meno di stravincere l’Eccellenza ed eventualmente puntellarla per ben figurare anche in quarta serie. Ci vorrà un po’ di tempo per metabolizzare quanto accaduto in questi ultimi mesi. La ferita è aperta e il dolore è enorme. Un club come l’Aversa non può permettersi di ripartire dall’Eccellenza.