Cento partite in maglia rossoblù per Ivan Rajcic che domenica è entrato nella ripresa raggiungendo il traguardo. “Sono state più gioie che dolori con questa maglia. La più bella? Sempre la prossima e quindi spero quella contro il Rende. E’ stato bello battere il Lecce in questi anni e il Catania in Sicilia. Una gran bella soddisfazione indossare i colori rossoblù”. Rispetto allo scorso anno questi playoff hanno un sapore ancora più dolce: “C’erano grossi problemi societari e portare al termine la stagione centrando i playoff fu una grande impresa. Quest’anno le cose erano diverse perché c’era una società solidissima e abbiamo avuto solo difficoltà tecniche. Sapevo che non eravamo quelli del girone di andata e infatti ci siamo ripresi alla grande”. Venerdì contro il Rende la prima tappa di un percorso che tutti sperano possa portare alle final four di Pescara: “Una volta che siamo dentro è giusto provarci. Avere la consapevolezza dei propri mezzi però non dobbiamo cadere nelle trappole che poi a volte ci sono costate carissimo. Concentrazione massimo sempre e comunque. Venerdì, ad esempio, non bisogna sbagliare niente, è una partita secca e il Rende non verrà in gita. Sinceramente non ci poniamo limiti in questi playoff e vogliamo arrivare davvero in alto”. Il suo futuro è ancora incerto ma Ivan ha le idee chiare: “Credo che posso ancora dare qualcosa a questo calcio. Vivo lo sport con passione cercando sempre di dare il massimo in ogni allenamento e la domenica quando vado in campo. Vediamo che succede, io mi farò trovare pronto. Caserta comunque è la mia seconda casa e credo che resterò qui a vivere. Ormai mi sento un casertano”. Infine una battuta su Santoro, talento venuto fuori dalle giovanili. “Si può dire che l’ho cresciuto io. L’ho martellato sull’impegno, concentrazione e grinta in questi due anni. E’ molto forte e spero di vederlo nelle categorie che merita”.