Nella vita ci sono valori importanti che non si cambiano. E’ il caso di Paolo Filosa che dopo essersi dimesso dalla carica di direttore generale dell’Aversa è stato inondato di messaggi per provare a fargli cambiare idea. Ma la sua decisione l’ha presa e non torna indietro. “Sia la squadra che Corvino mi hanno chiesto di rientrare, ho ricevuto messaggi e telefonate dai tifosi che mi riempiono di orgoglio perché significa che ho lasciato qualcosa di importante in ognuno. Ma è stata presa una decisione a mia insaputa e perciò non torno indietro. Chi mi conosce sa che non vivo di calcio, vivo questo sport con passione, amore e non sono legato alla poltrona. Poiché ho a cuore le sorti di questo club un mio eventuale ritorno non farebbe bene a nessuno. Sarebbe come se la tua donna bacia un altro e tu fai finta di nulla. Non sono le categorie a fare i dirigenti. Più volte Corvino mi disse che si sarebbe dovuto allargare la cerchia di collaboratori poiché ero praticamente solo. Personalmente mi ha fatto molto piacere risentire il dottor Corvino. Sono sempre legato a lui da una profonda amicizia, se ci sono state incomprensioni di telefonate non fatte è perché lui aveva chiesto espressamente di non essere contattato da nessuno e io avevo rispettato le sue volontà. Qualche errore è stato commesso, ma solo chi non opera non sbaglia. Nello stesso tempo non posso tralasciare quello che è stato fatto di buono. Ringrazio il dottor Corvino per l’occasione datami, sono arrivato in punta di piedi, ho collaborato con grandi professionisti come il segretario e lo stesso Tonino Caso che ha sempre mostrato grande disponibilità nei miei confronti. Un grazie anche all’ingegnere Spezzaferri per l’amore che ha per l’Aversa. Alla squadra dico di salvare l’Aversa, di giocare con grande grinta e cuore perché so che ce la possono fare. Il male non sono io né Marasco ma una serie di problematiche venutesi a creare nel corso della stagione. Ci siamo addirittura ritrovati al sesto posto e poi la situazione è cambiata improvvisamente. Auguro alla squadra la salvezza e al dottor Corvino molta fortuna. Sono arrivato sette mesi fa ad Aversa ma mi è rimasta nel cuore”.