Servono addirittura due tempi supplementari per venire a capo di una partita spigolosa e imbronciata, in cui alla fine la lucidità e la freschezza l’hanno fatto da padrone. Il Medaglie d’Oro viene espugnato da una Virtus Melito che magari ha rischiato di perderla in più circostanze, ma che tutto sommato ha meritato di portare a casa i due punti. Sul Family pesa e non poco il gran numero di assenze, che hanno ridotto all’osso la rotazione, ma ancor di più, forse quella penalizzazione in classifica per un ritardo negli adempimenti burocratici che di fatto taglia le gambe alle speranze di post season, che con la sconfitta di sabato vanno definitivamente a sparire. La gara non riserva degli spunti significativi degni di nota: Melito sembra avere quel quid in più per tenersi l’inerzia, inanella qualche tripla magari estemporanea ma che ci sta con un contesto di gioco di ritmi bassi e tanti contatti, ma il Family risponde con il buon primo quarto di Zonda e si tiene in scia. Le cose cambiano nella ripresa, quando la squadra di coach Ursini tende ad affidarsi troppo alla sua esterna, che sarà top scorer delle sue ma con percentuali dal campo molto basse. Castronuovo e Barra tengono saldo il timone per le viaggianti e solo qualche lampo di Grasso, entrata dalla panchina, nonché il lavoro sporco in vernice di Petrazzuoli, riescono a dare ancora alla platea una partita equilibrata. Nella ripresa succede di tutto. Barra e Mastroianni fanno svoltare Melito, con conclusioni dalla media e lunga distanza e qualche correzione a rimbalzo offensivo, sembra fatta, nonostante il ritorno al canestro di Zonda, ma qui sale in cattedra Mozzi, la under che magari non ti aspetti. Un paio di jumper in uscita piedi per terra e una penetrazione da manuale con fallo aggiuntivo regalano una parità insperata a Caserta, che magari ha già il serbatoio delle energie alla riserva. Guida si fa valere in vernice, Petrazzuoli inizia a segnare ma Castronuovo inizia a diventare immarcabile e pareggia i conti. Il Family costruisce la miglior azione della propria gara sull’ultimo possesso dei regolamentari, Mozzi si prende la responsabilità del tiro che però non va a bersaglio. Overtime. Succede di tutto. Gentile segna finalmente due canestri importanti, poi finisce in panchina con Zonda per 5 falli, Petrazzuoli dopo una partita di sacrificio, giocata anche dopo un infortunio alla spalla, segna dei canestri in vernice assurdi, continuando a prendere colpi e a stringere i denti. Castronuovo segna con i suoi jumper in ripetizione, senza che si trovi una contromisura. Saranno 29 alla fine per il prodotto di Dike Basket che uscirà dal campo per 5 falli per un fallo molto dubbio a metà campo. Caserta sbaglia qualche libero di troppo, prova la giocata di fino sull’ultima azione, ma la palla di Mozzi per Grasso non viene trattenuta dalla lunga. E così Melito si porta a casa i due punti e la soddisfazione di aver battuto un Family sì in emergenza, ma anche e comunque con un gruppo di sole giovani. Per un commento della gara parlano i numeri: Zonda si conferma il leader offensivo delle sue, 23 punti alla fine, ma la ricerca spasmodica dei suoi tiri da parte di tutte le compagne la costringe a prendere più di 20 tiri in una partita, sicuramente e decisamente troppi. Petrazzuoli chiude una gara in doppia doppia, come al solito, con 10 punti e ben 22 rimbalzi, giocando per due quarti con un braccio solo: ignorata nel suo post basso per lunghi tratti della gara, nel supplementare dimostra che forse cavalcando quella pista, forse sarebbero potuti arrivare dei risultati migliori, ma a lei vanno i migliori auguri di una pronta guarigione. Guida fa il solito lavoro sporco in vernice, magari non ha la mano fatata al tiro, ma si fa sempre trovare pronta e non si esime dalle responsabilità. Gentile, uscita dal campo stremata e colta da un lieve malore, si sblocca solo nel supplementare, dopo aver svolto tecnicamente un ruolo da gregario per tutto il resto del match, quando le sue doti invece sono quelle di avere anche energia e forza da spendere nell’attaccare le avversarie. Per le under va fatto un discorso a parte: Grasso va a spizzichi e bocconi, tra cose buone in avvio e meno buone nella seconda parte della gara. Alberico, che di solito tende ad essere quella che più si fa notare per le tante voci del referto, gioca in vece una gara avulsa dal contesto, magari incappando in una giornata no. Mozzi, invece, è una delle poche note liete della gara: perché magari passi un errore su un tiro che ci sta, si è presa in mano la squadra pur essendo un under nel momento topico, portandola in parità con coraggio e carisma. Un tiro o un passaggio sbagliato possono starci nella logica del gioco, ma sono gare e finanche errori come questi che possono far crescere e migliorare.
FAMILY CASERTA – VIRTUS MELITO 58-59 dts
Family: Grasso 4, Guida 5, Petrazzuoli 10, Mozzi 10, Zonda 23, Gentile 4, Alberico 2. Melito: Della Corte 4, Cesiro, Fusco 3, Guarino, Terrano 6, Barra 12, Castronuovo 29, Mastroianni 5, Carginale, Tuccillo, Falzarano.