Il 4-0 incassato dall’Aversa sul campo del Francavilla sul Sinni ha mandato su tutte le furie il main sponsor Pasquale Corvino che ha mandato un chiaro messaggio alla squadra e risposto anche ai tifosi. “Se a gennaio mi avessero detto che ci saremmo trovati terz’ultimi in classifica non ci avrei creduto. Mi sembra quasi uno scherzo. Quando abbiamo allestito questa squadra abbiamo messo insieme calciatori di esperienza con giovani che pensavamo poter dare l’occasione di mettersi in mostra per poter avere un futuro migliore. Purtroppo non è andata così. Faccio un’analisi che forse può essere solo ed esclusivamente mia, però qualche calciatore di esperienza sta dando il suo contributo, ma ci sono altri che non hanno compreso che per loro quest’anno è un anno importante per il futuro. Molti di loro, ipotetici astri nascenti del calcio, si sentono appagati di dove stanno, di quel poco che prendono e pensano di essere arrivati impegnandosi in modo passivo e senza impegno. Io generalmente sono molto dispiaciuto perché sembra che abbia a che fare con alcuni bambini non in grado di assumersi le proprie responsabilità. Ho sentito da dicembre a oggi tantissime scuse: prima l’allontanamento di qualcuno che abbia un effetto destabilizzante. Poi il campo e ancora l’abbigliamento, lo staff sanitario, vari massaggiatori, ritiro prima di ogni partita e pullman non comodo. Adesso ho saputo che Giovanni Spezzaferri ha chiesto di utilizzare il sintetico di Trentola per queste ultime partite perché è stato richiesto dalla squadra e dall’allenatore. Questa è l’ultima scusa che ancora una volta si vuole mettere in mezzo perché molti mi sembrano come quei bambini che ogni anno vengono bocciati cambiando scuola e alla fine la colpa è sempre del maestro. Forse ha ragione Spezzaferri quando dice che potevamo risparmiare tutto questo con una squadra più giovane, ma purtroppo io credevo di poter iniziare un percorso con persone a cui interessava il futuro. Con giovani pronti ad impegnarsi per affermarsi. Tutto questo purtroppo non è successo e quando una squadra come la nostra subisce otto gol da Frattese, Sarnese e Francavilla non ci sono veramente parole che possono giustificare. Non accetto la questione che pongono i tifosi continua a perseverante sulla chiarezza e futuro relativamente a passaggio di quote o altro. Sarebbe l’ennesima scusa da mettere in mezzo da chi non ha il coraggio in campo di prendersi le proprie responsabilità. E questo i tifosi di cui sono mortificatissimo per l’impegno con cui seguono la squadra, non devono assolutamente permettere. In campo vanno i calciatori e loro sono responsabili. Il mio impegno, il mio progetto e mio futuro non sono assolutamente cambiati. Qualunque cosa accada e qualunque cosa avvenga a fine campionato perché qui ho iniziato e qui finisco. Se non siamo andati dal notaio non è purtroppo per volontà, ma per questioni societarie e personali che riguardano me e che sto risolvendo per poi andare dal notaio al più presto. Non accetto scuse su questo perché sia io che Giovanni siamo anche circondati da persone che stanno lavorando in modo continuo e perseverante per far abortire tutto questo, siamo sintonizzati per poter continuare insieme questo percorso. Se noi siamo in questa situazione è perché qualcuno non sta rendendo come doveva. Chi può essere più colpito e mortificato di me e Giovanni che ci siamo espositi anche in termini economici? Dopo tante chiacchiere, riunioni, ritiri e altro con i calciatori non so più cosa fare. Prendo solo atto di aver a che fare con delle persone che forse pensano di essere arrivate nella vita. Non ho nessuna intenzione più di parlarci né di dirgli altro visto che ogni scusa che loro hanno avanzato io glie l’ho risolta ma a questo loro atteggiamento vergognoso non ci sono scuse che tengano. Posso solo dire a questi campioni e campioncini a cui interessa solo il “quando mi paghi” perché ormai hanno raggiunto la soddisfazione calcistica della loro vita, che non ci sono più le condizioni che io possa esprimere altre parole nei loro riguardi perché non ho più da esprimerle. A fine campionato tireremo le somme e vedremo, ma sono qui e non certo mi tirerò indietro qualunque esito sia a meno chè mi facessero capire di non essere gradito. Cosa che non credo poiché da quando sono arrivato ho trovato un ambiente che mi ha sempre difeso a cui io purtroppo mi sento nello stesso tempo legato ma anche molto mortificato. I giocatori sono stati presi per giocare e se gioca uno e non un altro non sono scelte mie ma del tecnico in cui io non voglio assolutamente entrare. Però so benissimo quanto ci costano”.