CASERTA – Casertana da favola. Al cospetto della capolista Lecce, la compagine del presidente Giuseppe D’Agostino si regala un’impresa spettacolare che rende magnifica la Domenica delle Palme. Prestazione encomiabile dal punto di visto difensivo contro la prima in classifica, sugellata dal sigillo di Turchetta. Il risultato di 1-0 finale consente ai falchetti di agguantare il decimo posto a quota 39 punti. Una cavalcata inarrestabile per Alfageme & soci supportati da un pubblico caloroso. Passo falso, invece, per il Lecce che resta a quota 64 punti e vede avvicinarsi Catania e Trapani a quattro lunghezze. E’ il giorno della Casertana, è il giorno dell’impresa, è il giorno del ritorno in fase play-off.
TAFFERUGLI. Episodio increscioso a mezz’ora dal fischio d’inizio. Un pulmino di tifosi giallorossi arriva in viale Medaglie D’Oro ed aggredisce alcuni sostenitori giallorossi (CLICCA QUI PER LEGGERE LA CRONACA). Non è il modo migliore per iniziare la Domenica delle Palme, chiamata anche Domenica della Pace.
PRE-PARTITA. Luca D’Angelo ritrova Turchetta e Alfageme che partono tra i titolari nel 4-4-2, con De Vena pronto a subentrare a partita in corso. Rainone viene recuperato ma parte dalla panchina. Tra gli ospiti grande attesa per l’ex Marco Mancosu, eroe nel derby con la Salernitana tre anni fa. L’altro ex Caturano è invece in panchina. Nel suo 4-3-2-1 l’ex calciatore della Lazio Fabio Liverani rispetto alla vigilia inserisce Saraniti al posto di Di Piazza. Tsonev e Tabanelli dentro, Armellino fuori.
PRIMO TEMPO. Davanti ai propri spettatori, la Casertana mostra il suo carattere al cospetto della capolista. Sin dal primo istante, i falchetti del presidente D’Agostino lottano su ogni pallone e non consentono alla capolista di imporre la propria manovra. Dopo tre giri di lancette, Turchetta saggia i riflessi di Perrucchini con un tiro centrale (3’). Replicano gli ospiti con il tentativo centrale di Saraniti, troppo velleitario per impensierire Forte (7’). In campo regna pieno equilibrio. Luca D’Angelo, sostituito in panchina da Taddei a causa della squalifica, architetta una trappola per i centrocampisti giallorossi, tra cui l’ex Mancosu, che non riescono mai ad effettuare passaggi filtranti. De Rose e Romano imbrigliano la prima in classifica che trova difficoltà a rendersi pericolosa, penalizzata dalle folate di vento a sfavore. Anzi è la Casertana a creare in fase offensiva con Alfageme che protegge palla e consente alla squadra di salire. Al 34’ i calciatori rossoblù recriminano per il contatto in area salentina tra Cosenza e D’Anna, ma l’arbitro non ravvede gli estremi per il calcio di rigore. La Casertana annusa odore di impresa ed in pieno recupero, al 46’, si regala un momento da sogno. Carriero allarga sulla sinistra per Turchetta che, in piena area ma da posizione assai laterale, rientra, supera Lepore e lascia partire un destro rasoterra che s’insacca nell’angolino opposto. I tifosi casertani saltano di gioia e trasformano in una bolgia il “Pinto” per la quinta rete in campionato del grande ex. Enorme entusiasmo al duplice fischio con i calciatori osannati dai propri supporters.
SECONDO TEMPO. Nella ripresa la Casertana entra con lo stesso piglio della prima frazione e non regala nulla ai salentini d Fabio Liverani. Mancosu soffre il ritorno nello stadio che gli ha regalato tanto ed infatti sono poche le giocate che aveva abituato all’ombra della Reggia. Torromino si dà da fare ma la faccia di Polak schiuma rabbia e mette paura al sol avvicinarsi. De Rose funge da motorino e nega libertà agli avversari in complicità di Romano e Carriero. D’Angelo l’ha studiata bene ed imbriglia Liverani, continuamente arrabbiato con i suoi ragazzi che non riescono ad esporre il proprio gioco. Pochi i tiri in porta, Carriero ci prova dai trenta metri ma la palla esce alta (65’). L’allenatore ospite corre ai ripari ed effettua tre sostituzioni. Tra questi Di Piazza che svetta sul cross di Lepore ma sfiora il sette (67’). Nella parte finale il Lecce preme alla ricerca del pareggio. L’occasionissima capita al 79’. Nell’unica e sola circostanza in cui la difesa casertana si lascia penetrare, Di Piazza buca la difesa ma, proprio nel momento di tirare, viene murato da un intervento provvidenziale di Lorenzini che salva. Lorenzini super per frenare l’attaccante ospite. Scampato il pericolo, i brividi finali accompagnano l’epilogo, con la Casertana che si difende con le unghie e con i denti. Al 93’ il tirocross di Meola colpisce il palo a Perrucchini battuto, sulla ribattuta Rajcic beffa lo stesso portiere con un pallonetto ma Arrighini salva sulla linea. Capovolgimento di fronte e il bolide a volo di Persano sorvola di poco la traversa. Ultimi atti di una partita strepitosa della Casertana che, al triplice fischio, gioisce con i propri tifosi, accompagnata da quel coro emozionante che solo chi è di casa al “Pinto” e tifa Casertana può capire.
Tabellino: CASERTANA-LECCE = (parziali: 1-0; 0-0)
CASERTANA (4-4-2): Forte; D’Anna, Polak, Lorenzini, Finizio; Carriero, De Rose (87’ Rajcic), Romano (71’ De Marco), Meola; Turchetta (78’ Padovan), Alfageme. In panchina: Gragnaniello, Cardelli, Forte Francesco II, Santoro, Minale, Rainone, Tripicchio, De Vena. Allenatore: Luca D’Angelo
LECCE (4-3-1-2): Perucchini, Lepore, Cosenza, Marino, Di Matteo (54’ Legittimo); Tsonev (46’ Armellino), Arrigoni, Mancosu; Tabanelli (66’ Persano); Saraniti (80’ Caturano), Torromino (46’ Di Piazza). In panchina: Chironi, Centenze, Costa Ferreira, Valeri, Ciancio, Gambardella, Selasi. Allenatore: Fabio Liverani
RETE: 46’ pt Turchetta (C)
ARBITRO: Manuel Volpi della sezione di Arezzo (assistenti: Marcello Rossi di Novara e Salvatore di Verbania Cusio Ossola)
NOTE: Ammoniti: D’Anna, Alfageme (C); Cosenza (L). Angoli: 1-2. Fuorigioco: 1-3. Recupero: 1 nel primo tempo; 4 nel secondo tempo. Spettatori: 2.200 con 850 tifosi provenienti da Lecce