VITULAZIO – In una sola partita Domenico Mele ha esaudito i suoi desideri. Ha aiutato il Vitulazio a vincere una partita decisiva ed è tornato in goal, ponendo fine ad un digiuno che durava da un anno. L’esterno offensivo classe ’94 è reduce da un inizio di stagione caratterizzato dall’infortunio nella prima gara di Coppa Italia e da un problema di pubalgia che lo ha tenuto fermo fino agli inizi di febbraio. Nonostante avesse iniziato la preparazione con la squadra si è dovuto fermare ed ha dovuto assistere dalla tribuna alle partite dei suoi compagni di squadra. Tuttavia non ha mai mancato di sostenere la maglia rosanero ed infatti ora è tornato in campo.
L’URLO LIBERATORIO. La fine del calvario ha una data ben precisa, domenica scorsa 25 febbraio, con la rete siglata allo stadio “Comunale” di San Vitaliano. Una rete attesa per parecchio tempo: “E’ stata una liberazione perché sono stato fuori per tanto tempo. Non ho avuto l’opportunità di giocare con continuità, quindi ora sono particolarmente contento. Il trionfo è stato importante perché ha spezzato un trend negativo. Nelle partite precedenti non abbiamo demeritato, forse col Marcianise avremmo meritato ai punti la vittoria addirittura per quanto abbiamo creato, invece abbiamo perso per errori d’inesperienza e distrazione. Ma non solo lì anche in altre gare”.
IL CROCEVIA. I vitulatini di Giuseppe Rosi sono balzati a quota 25 punti, aumentando il distacco dalla zona play-out a sei lunghezze. Per questo motivo il match, in programma domani alle 15 al “Comunale” contro il Casamarciano, appare fondamentale: “La gara è un crocevia importante. Mi aspetto una partita difficile, perché per loro è quasi da ultima spiaggia. Devono mantenere quel distacco di nove punti dalla quintultima, quindi verranno per vincere, tra l’altro rinvigoriti dalla vittoria con una diretta concorrente come l’Hermes Casagiove. Per ora non stanno dando l’impressione di mollare”.
LA PIAZZA. Legato da diversi anni alla piazza rosanero, l’ex Real Maceratese e Real Martinese ha un pensiero ben preciso: “La vittoria è fondamentale domani perché non voglio proprio sentir parlare di salvezza. Senza offesa per nessuno ma credo che la nostra rosa non dovrebbe lottare per la salvezza. A Vitulazio sto da diversi anni e negli anni c’è sempre stato un bell’ambiente. La famiglia Cuccari ha fatto e fa sacrifici importanti, ora con l’avvento di Luigi De Lucia, il progetto è più ambizioso. La rosa è molto numerosa infatti ogni domenica due, tre elementi over vanno in tribuna per forza di cose. La società ha un progetto che punta a crescere al di là dei calciatori, ma da sempre non fa mancare niente a chiunque vesta questa maglia”.
IL GLADIATOR. Il suo ritorno in campo è avvenuto tre settimane fa, manco a farlo apposta nella sfida contro il suo Gladiator. Squadra della sua città natale, per cui tifa e con cui ha esordito in Eccellenza nella stagione 2011-2012 all’epoca della proprietà Luce. In quel caso il goal dell’esterno offensivo classe ‘94 è mancato per un soffio: “In quella gara propiziai il goal, infatti dal mio angolo nacque l’autorete di Giuseppe Gelotto. Ho avuto due occasioni importantissime per segnare ma le ho sbagliate. Mi avrebbe fatto piacere andare in goal, ma ovviamente non avrei esultato per rispetto del Gladiator. Ho sperato fino all’ultimo che la partita fosse giocata al Piccirillo ma purtroppo non è stato possibile. Io spero che il Gladiator torni presto a calcare altre categorie per il blasone e spero che i tifosi tornino a seguire la squadra, perché sono un pezzo importante della società”.