Sabato scorso al termine di Maddalonese-Barano si scatenò una rissa che coinvolse diversi tesserati. Il direttore di gara Angelo Pragliola di Avellino ha commesso l’errore più grave che un arbitro possa commettere: scrivere un nome a caso sul referto facendolo passare per capro espiatorio. “Con comportamento sleale, scorretto ed antisportivo, a seguito della rissa nata tra i calciatori delle due squadre, si scagliava contro due avversari spingendoli e colpendoli con schiaffi” questa l’assurda e non veritiera motivazione che è costata a Raffaele Pucino, difensore della Maddalonese ben cinque turni di squalifica. Invenzione di sana pianta dal momento che il ragazzo era già negli spogliatoi prima ancora che le due squadre si azzuffassero in campo.
I FATTI – Al triplice fischio Pucino consegna al magazziniere la sua maglia strappata per farla cucire. Decide quindi di toglierla e fare poi ritorno negli spogliatoi. Il direttore di gara, che evidentemente si era distratto o affrettato a rientrare negli spogliatoi, nota la maglia tra le mani del magazziniere, rileva il numero e inventa una storia che ha dell’incredibile. Secondo lui Pucino si sarebbe tolto la maglia per non essere riconosciuto e gettarsi nella mischia rifilando schiaffi ad avversari. Il punto focale è che l’arbitro non ha visto il calciatore intento a litigare in mezzo al campo ma ha ipotizzato l’intento di Pucino. Cosa di una gravità estrema.
SBALORDITI E INDIGNATI – Non è la prima volta che la classe arbitrale mette la Maddalonese nel mirino. Già a Ischia contro il Real Forio accadde un episodio analogo con Sannazzaro che si vide infliggere due mesi di squalifica per non aver fatto assolutamente nulla. Poi il ricorso dimezzò i tempi del rientro. Ora questo brutto episodio che ha visto suo malgrado protagonista Pucino che fino a gennaio non era mai stato espulso in carriera. Una macchia che il ragazzo non merita perchè ha sempre fatto della leatà e sportività il suo credo calcistico (basti pensare alle poche ammonizioni ricevute durante l’anno).
POSTO SBAGLIATO AL MOMENTO SBAGLIATO – Sembra una trama di un film perchè Raffaele Pucino si è ritrovato nel posto sbagliato proprio al momento sbagliato. Solo per un eccesso di zelo, solo per la sua estrema correttezza nell’aver consegnato la maglia strappata al magazziniere evitando così di farla lavare inutilmente, si è ritrovato con cinque turni di stop. “Una vicenda che mi rattrista molto – ha detto il ragazzo visibilmente segnato – perchè non è nemmeno contemplato da parte mia assalire le persone, schiaffeggiarle o aggredirle. E neppure partecipare a risse o scazzottate. E’ stato preso un abbaglio colossale dall’arbitro e francamente pago per qualcosa che non ho commesso e neppure me ne ero accorto. Ero già nello spogliatoio con mister Sannazzaro, mi stavo preparando per fare la doccia quando ho aperto la porta e mi sono accorto che gli animi erano accesi. Poi è tornata la calma e non mi sono mai mosso dallo spogliatoio. Come si fa a mettere su un film del genere? Io mi sarei tolto la maglia per non essere riconosciuto? Assolutamente falso perchè in carriera non ho mai avuto alcun problema con calciatori avversari equando finisce la partita finisce tutto. Sinceramente spero che la giustizia sportiva possa fare luce su questa cosa e dimezzarmi la squalifica poichè sono assolutamente e totalmente estraneo ai fatti. Si andrebbe a creare un brutto precedente perchè a quel punto ognuno potrebbe ritrovarsi con turni di stop sulle spalle per non aver commesso nulla. Sono davvero amareggiato, non ci sono altre parole”.
A questo punto toccherà alla società inoltrare un ricorso con la speranza che possano essere scontate almeno un paio di giornate. Purtroppo errori macroscopici del genere rischiano di rovinare questo finale di stagione della Maddalonese e di Pucino.