L’Aversa Normanna nelle parole del Direttore Generale Paolo Filosa alza la voce e lamenta i numerosi episodi arbitrali che, dall’inizio del torneo, hanno penalizzato la squadra come diretta conseguenza di direzioni di gara ritenute oggettivamente insufficienti. Senza cadere in stucchevoli atteggiamenti vittimistici, con questa nota, quali componenti di un sistema calcio del quale facciamo parte insieme agli organi federali ed arbitrali, intendiamo sensibilizzare le Autorità competenti ad una maggiore vigilanza sulle direzioni di gara affidate a giovani arbitri non sufficientemente dotati di esperienza, coraggio e professionalità, soprattutto al cospetto di calciatori particolarmente esperti che ormai calcano le categorie dilettantistiche e sulle designazioni delle terne per partite che si svolgono in contesti ambientali nei quali la componente emotiva può indurre in errore. Il primo goal contro il Potenza è evidente il fallo di mano con cui Coppola si aggiusta completamente il pallone per calciare. Nicolao lanciato a rete viene falciato e il difensore solamente ammonito. E’ la sommatoria di questi due fattori: ambiente caldo ed esasperato e un giovane arbitro. Meglio non rischiare la bolgia. Quindi assegnare la il goal e ammonire solamente alla faccia del regolamento e tutti a casa. Non è l’unico episodio, purtroppo.
Nardò- Aversa Normanna . Dopo pochi minuti, il nostro Varriale viene falciato in area solo davanti al portiere da Caporale rigore netto non assegnatoci e ammonizione per Varriale per simulazione. Doveva essere espulso Caporale per fallo e ultimo uomo tanto che tre minuti dopo da un calcio d’angolo ‘fantasma’, perché nessun difensore tocca, ma nemmeno sfiora, la palla che si spegne sul fondo, nasce il gol del 1-0 guarda caso segna proprio Caporale. A Gragnano, altro ambiente particolarmente partecipato, l’assistente alza la bandierina e dopo l’abbassa. Tutti ci fermiamo e goal del pareggio. Nel finale di partita rigore netto in area su Giacobbe non concessoci nettissimo.
Aversa-Picerno. Vinciamo 1-0 l’ arbitro concede 5 minuti di recupero (ci può stare) ma ne lascia giocare 7 al 97′ concede un rigore molto dubbio al Picerno. E’ pur vero è che il percorso di crescita di un arbitro passa attraverso prove importanti, al cospetto di platee particolarmente appassionate e contesti poco sicuri. Altrettanto vero è che, nell’economia del campionato possa esserci una fisiologica alternanza di episodi positivi e negativi Ma il costante ripetersi di episodi penalizzanti per noi, ci fa alzare il livello di guardia. In un campionato intero non ci è mai stato concesso un penalty.
Aversa e l’Aversa Normanna per lo spirito di accoglienza dei suoi abitanti e tanti campionati professionistici alle spalle, merita una considerazione pari alla serietà di chi la gestisce. Al pari, i nostri tifosi, non meno di altri, hanno diritto di assistere a gare di alto valore tecnico senza il timore di sentirsi penalizzati da direzioni di gara non sufficientemente garanti della tutela del valore tecnico della squadra che, con tanti sacrifici, abbiamo allestito. Siamo consapevoli che stimolare una maggiore attenzione nei confronti della nostra società e dei nostri tifosi nella scelta delle terne arbitrali non potrà che ritenersi un contributo all’auspicato regolare svolgimento delle partite che prescinde da soggetti e contesti ed andare nella direzione della desiderata collaborazione tra le componenti del sistema calcio”.