Un anno con la maglia della Casertana gli è bastato per apprezzare il calore della gente. Francesco Mortelliti sarà il doppio ex della sfida di domenica col Cosenza e ricorda innanzitutto con molto piacere quella stagione 2011-2012. “Ho girato molto e ho indossato diverse maglie ma Caserta avrà sempre un posto particolare nel mio cuore. Assomiglia un po’ a Cosenza che ha giocato per anni in B e c’è una grandissima passione. Purtroppo con la Casertana ho giocato nel momento sbagliato. C’era il cartello lavori in corso e fu un peccato perché era un bel gruppo e poi un tecnico come Feola che dei 44 allenatori avuti è stato quello che mi ha lasciato maggiormente qualcosa. La domenica riuscivo a fare tutto ciò che provavamo in settimana. E questo è importante per un calciatore perché significa che il lavoro del mister era importante. Sinceramente non so come un mister come lui non riesca a trovare posto tra i professionisti”. Ricordi ancora più belli con i silani: ”A Cosenza fu uno degli anni più belli della mia carriera. Arrivai da Portogruaro a gennaio e sono entrato nella storia come calciatore che segnò cinque gol consecutivi all’esordio. Non potetti resistere alla tentazione di indossare una maglia gloriosa come quella calabrese. Ad aprile eravamo già in C1 con due punti di vantaggio sul Catanzaro. Furono sei mesi strepitosi, indimenticabili”. E nel futuro di Mortelliti cosa c’è? “Ad oggi alleno 51 bambini del progetto AIC e sarebbe bello poter trasmettere l’entusiasmo che provo nell’insegnare ai piccoli anche a Caserta. Se dovesse chiamarmi la Casertana verrei a piedi perché come detto ho sempre avuto grandissima considerazione per la piazza e sarebbe stupendo poter dare il mio contributo”.