Sei mesi a Caserta e un anno a Francavilla. Per Danilo Alessandro la sfida che andrà in scena domenica al ‘Fanuzzi’ di Brindisi è un autentico amarcord. Esperienze diverse ma per certi versi comunque indimenticabili. “Devo ammettere che della Casertana non ho un ricordo piacevole e infatti a gennaio decisi di andare via. Se non mi trovi bene dal punto di vista sportivo, ho avuto un grandissimo rapporto con i tifosi con cui mi sento ancora oggi e mi piaceva molto anche la città. A Francavilla invece situazione completamente diversa. E’ stato probabilmente l’anno più bello della mia carriera sia per il gruppo, società e un allenatore eccezionale. Partimmo come matricola e disputammo un grandissimo campionato arrivando fino ai playoff”. La Casertana quest’anno non riesce proprio ad abbandonare i bassifondi della classifica nonostante abbia una rosa importante e competitiva: “Forse c’erano troppe attese – continua Alessandro – troppa pressione perché ha un parco calciatori di esperienza e una squadra del genere non merita l’attuale posizione di classifica. Sono annate storte in cui tutto va male e i risultati ne sono la riprova. Il rischio dei playout è alto soprattutto perché quello non è un girone facile. In carriera ho giocato gli spareggi salvezza e in questi momenti fondamentale è essere squadra, compattarsi perché tutti hanno il gruppo ma l’unità, la compattezza è un’altra cosa. Noi l’anno scorso pur non avendo nomi mettemmo sotto grandissime squadre togliendoci tante soddisfazioni proprio perché avevamo una squadra compatta fino alla fine”.
Non sarà facile uscire indenni da Brindisi anche perché la Virtus Francavilla è in piena corsa per i playoff: “E’ una società che ti mette serenità, giochi con grande facilità e per i calciatori è molto importante. Sono in linea con i programmi stagionali perché hanno cambiato tanto e a gennaio hanno perso anche Saraniti che stava facendo benissimo. Ma hanno una buona squadra e non è mai facile batterli. Come finisce domenica? Un pari potrebbe accontentare entrambe ma le partite vanno sempre giocate e potrebbe accadere di tutto”.