CASAL DI PRINCIPE – Il vantaggio di cinque punti è rassicurante, ma nei derby tutto è possibile. L’Albanova è ben cosciente di quanto il big match abbia un peso specifico sul resto del campionato e per questo ha preparato tutto nei minimi particolari. Alle 14.30 di domani, sabato 27 gennaio, allo stadio “Comunale” di Villa Literno potrà succedere di tutto e di più, ed il team del presidente Francesco Petrillo e della famiglia Zippo non vuole farsi trovare impreparato a qualsiasi circostanza.
IL PESO. Di sfide decisive ne ha giocate tante in carriera Giovanni Aliperta, esperto ed arcigno difensore classe ’82 di Somma Vesuviana che veste la fascia di capitano del team casalese. Per lui ci sono i motivi per pensare che sarà determinante: “Credo che Villa Literno-Albanova sia una gara decisiva soprattutto se noi conquistiamo là il bottino pieno. In quel caso il campionato sarebbe deciso quasi del tutto. Se non dovessimo ottenere i tre punti, la gara sarebbe meno decisiva perché il campionato è lungo e mancano dodici partite”.
L’ANDATA. Di sicuro, la pesante vittoria dell’andata conseguirà una replica domani, come attende lo stesso atleta: “Il 4-0 è un risultato che tra di loro non è stato digerito, soprattutto perché è contro una netta concorrente. Era una gara dura, ma dopo l’espulsione di Insigne tutto si è messo in discesa. Domani mi aspetto una bolgia sia da parte nostra che da parte loro. Spero che sia un pubblico corretto che tifa per la propria squadra; che vinca il migliore”.
L’AVVERSARIA. In settimana la squadra ha studiato gli avversari su indicazione dello staff dell’allenatore Antonio De Stefano ed è pronta alla supersfida: “In estate il Villa Literno è stato costruito per vincere il campionato. Rispettiamo tutti uno per uno, gli undici titolari sono ottimi giocatori e di categoria superiore. Conosco Antonio Insigne, Luca Borrelli ma non ho avuto il piacere di giocarci insieme. Ma con tutti ho giocato contro, come l’anno scorso contro Borrelli che era all’Afragolese. Nella finale play-off regionale vinsi col San Giorgio per 2-3 e ci giocammo la chance di volare in Serie D nei play-off nazionali. Con Vincenzo Basso ho condiviso l’esperienza a Sant’Anastasia, un calciatore di tutto rispetto”.
IL PROGETTO. Cresciuto nella Viribus Unitis, con cui ha debuttato a 16 anni in Serie D, Aliperta ha giocato con la Sangiuseppese in Serie D, Palmese in D e C2, poi è stato per dieci anni a Sant’Anastasia tra C2, D ed Eccellenza, e nelle ultime due stagioni a San Giorgio, sempre in Eccellenza: “Perché sono sceso di categoria in Promozione? Ho sposato il progetto dell’Albanova, grandissima società a cui sta stretta la Promozione, infatti credo che sia di tutt’altra categoria. Prima di firmare, mi misero a conoscenza del gruppo e della scelta dell’allenatore Antonio De Stefano che è una persona eccezionale. Il progetto è di portare l’Albanova in due, tre anni in categorie superiori, quindi lo staff sta provando a giocarsi questa carta”.
PAROLE DA CAPITANO. Nello spogliatoio la roccia, così come è soprannominato Giovanni Aliperta, è un calciatore di carisma, la cui opinione conta in particolar modo. Da lui non possono che uscire parole da capitano, in vista di un match così importante: “Mi ha fatto molto piacere ricevere la fascia di capitano, ma non per essere presuntuoso, la porto da oltre dieci anni tra Sant’Anastasia e San Giorgio. E’ per me una responsabilità metterci la faccia sempre per l’Albanova. Il mio appello è che ci deve essere la rivalità in campo, tra le due squadre, e sugli spalti, nel tifare ognuno la propria squadra, ma al triplice fischio deve finire tutto. Noi giocatori la sentiamo ma siamo tutti amici, quindi al novantesimo finisce tutto. Dunque, l’augurio è che sia una bella giornata di sport e di rivalità solo calcistica”.