Erano i primi anni ’90 quando la Phonola Caserta stupiva l’Italia e l’Europa con una serie di prestazioni straordinarie che la portarono addirittura a diventare la squadra più forte della penisola. A quell’epoca lo sponsor della Juve Caserta sarebbe diventato storico per sempre, dato che per la prima volta nella storia della lega italiana di basket un club del sud Italia vinceva contemporaneamente la Coppa Italia e lo Scudetto. Durante la stagione 1990-91 nella quale Caserta vinse contro tutti i pronostici e le scommesse possibili, spiccavano su tutti due casertani DOC, Nando Gentile e Vincenzo Esposito, i principali artefici del miracolo. Oggigiorno, a raccogliere l’eredità del padre, eccellente playmaker, ci sta pensando il figlio Alessandro, che all’epoca dello Scudetto non era ancora nato.
Classe 1992, la guardia tiratrice adesso alla Virtus Bologna dopo aver firmato un contratto con un ingaggio importante l’estate scorsa, è alla ricerca di una riscossa dopo una serie di passi falsi che hanno bloccato la sua crescita. In realtà si tratta di un ritorno all’ovile per il giovane Gentile che, sebbene sia nato a Maddaloni, si è formato nelle giovanili della Virtus prima che quest’ultima cominciasse a perdere forza e fallisse economicamente. Dopo una serie di buone partite Alessandro fu ingaggiato dalla Pallacanestro Treviso, per poi finire all’Olimpia Milano, da poco salvata dall’acquisto da parte di Giorgio Armani. Dal 2011 al 2016, anno alla fine del quale entrambe le parti decisero di rescindere il contratto, Gentile è stato senza dubbio uno dei principali giocatori della squadra milanese. Guardia abile nel tiro e anche nelle penetrazioni, era stato anche uno dei punti di forza della nazionale di Simone Pianigiani, prima di incappare in un calo di rendimento importante.
Dopo aver vinto tanto a Milano, la mancata partenza in NBA aveva condizionato non poco il rendimento di Gentile figlio, il quale ha finito poi col fare le valigie per andare prima al Panathinaikos greco e in seguito all’Hapoel Gerusalemme, vincendo il titolo nazionale ma senza mai sentirsi convinto della scelta. Finalmente, sentendo sempre più forte il richiamo di casa e del fratello maggiore Stefano, Alessandro ha deciso di combattere di nuovo in Italia e di contribuire al ritorno della Virtus Bologna ai palcoscenici che le spettano, ossia quelli dei piani alti della Serie A italiana. Nell’ottica di una riscossa comune, sia personale sia della squadra, Gentile ha fatto sia una scelta di cuore sia una scelta concreta. E magari il tempo gli darà ragione.