SANT’AGATA DE’ GOTI – Si aprono le danze. Con lo scontro diretto tra Virtus Goti ed Albanova inizia in netto anticipo la serie di confronti che riveleranno se la corazzata del presidente Francesco Petrillo è nettamente superiore alle altre, oppure che il girone di ritorno è un altro campionato e lo strapotere dell’andata verrà arginato. Bando alle ciance, domani sabato 13 gennaio, allo stadio “Ugo Ievoli” di Sant’Agata de’ Goti, si fa sul serio con calcio d’inizio alle 14.30. Da una parte i padroni di casa di Nicola Facchino, terzi con 36 punti dietro il Villa Literno, dall’altra la capolista indiscussa di Antonio De Stefano, dominatrice con 44 punti e squadra da record con il primato di goal fatti e differenza reti a livello italiano, dalla Serie A alla Prima Categoria.
VALORI. Se c’è un dato che accomuna le due compagini, è la striscia di vittorie consecutive, ben otto. Se parliamo di risultati utili, invece, la Virtus Goti non perde dal mese di settembre, quando subì le uniche due sconfitte per mano di Albanova e Villa Literno in appena sette giorni e quindi giunge al big match dopo tredici risultati utili. Imbattuta invece l’Albanova che quest’anno non ha mai perso in campionato. Un valore di squadra che fa riflettere Vincenzo Russo, esperto attaccante napoletano che lo scorso 2 gennaio ha spento le trentacinque candeline. Insieme a Florio, Nostrale, Laezza, Annunziata, Capone ed al bentornato Caputo, compone una squadra che ha inanellato undici vittorie, tre pareggi e due sconfitte, con 14 goal subiti e 34 siglati che la indicano come secondo miglior attacco del girone proprio dentro la super Albanova.
LA SAGGEZZA. Abituato agli scontri al vertice, dopo una carriera giocata per vincere in qualsiasi categoria, il goleador classe ’83 esprime la sua opinione con saggezza, a poche ore dal big match che può permettere ai saticulani di rosicchiare punti in orbita primo posto e diminuire il gap a cinque lunghezze: “L’Albanova è una delle squadre più forti contro cui ho giocato nella mia carriera in Promozione. Bisogna essere onesti, secondo me a lungo andare è la compagine che vincerà il campionato con molte giornate d’anticipo. Sarà una partita difficilissima, per cui dobbiamo stare molto attenti e sfruttare ogni loro errore, ogni minima incertezza. I loro punti di forza? In tutti i ruoli hanno giocatori di categoria superiore. E’ una rosa talmente forte che, ritengo, in Eccellenza lotterebbe per i primi cinque posti dei play-off”.
LO IEVOLI. Il fattore campo a favore può aiutare, ma va detto che anche gli ospiti giocano su un terreno simile come il manto in erba naturale dell’Angelo Scalzone di Casal di Principe: “Di sicuro ci può dare qualcosa in più, perché conosciamo meglio il nostro campo rispetto a loro ma sono dell’opinione che la gara verrà decisa da chi fa meno errori. Rispettiamo molto il nostro avversario, noi non perdiamo dalla terza giornata contro il Villa Literno e ce la giocheremo. Non è che dobbiamo arrivare primi, loro vinceranno cinque, sei partite prima della fine, poiché sono convinto si creerà una distanza abissale con le altre. Facciamo la nostra partita, continuiamo per la nostra strada e dobbiamo in tutti i modi tentare di ottenere almeno un pareggio. L’Albanova perderà pochissimi punti per strada, quindi un punto sarebbe guadagnato rispetto alle nostre concorrenti”.
LA GARA D’ANDATA. Vincitore in carriera di ben cinque campionati con il doppio salto dalla Promozione alla Serie D col Pomigliano, con l’Hermes Casagiove in Promozione, con il Mondragone in Prima Categoria (quell’anno il suo record di goal, 29) e con il Brusciano in Prima Categoria, dove tra l’altro ha avuto modo di condividere l’esperienza con il goleador biancoazzurro Paolino Nucci di cui ha un ottimo ricordo (“lo considero un grande attaccante. C’è un massimo rispetto”), Russo ricorda la gara d’andata ed ammette: “Anche se dovessimo vincere, non cambierà nulla per la vittoria finale, per me già scritta con il loro trionfo dopo dieci giornate. Il campionato non si può mai riaprire; negli ultimi anni di Promozione è tra le più organizzate, con l’allenatore Antonio De Stefano che ha vinto a Bacoli l’anno scorso e di cui mi ha parlato bene il mio amico mio Marco Mazzeo. Dalla gara d’andata è cambiato molto. Allora concedemmo settanta minuti, ma in mezzo costruimmo buoni venti minuti che ci portarono al pareggio per 2-2, poi l’Albanova risalì e vinse 5-2. Rispetto a quella partita, il gruppo ha trovato la giusta quadratura e da San Vitaliano non si è fermato più”.
L’AMBIENTE. Dopo un biennio al Paolisi, Vincenzo si sta trovando benissimo con la società del presidente Pino Carfora e del direttore sportivo Gianni Caruso: “In estate non ho potuto dire di no alla chiamata del tecnico Nicola Facchino, a cui sono legato da quella ferita ancora aperta del campionato vinto sul campo ma perso a tavolino con il Paolisi due anni fa. Lo conosco da tanto e non ho esitato neanche un attimo. E’ uno dei migliori allenatori, ne sentiremo parlare. A Sant’Agata de’ Goti mi trovo benissimo, è una società seria, dal primo giorno mi hanno fatto sentire a casa. Dal punto di vista dei goal, non sono mai stato un attaccante che fa tantissimi goal. Quest’anno ne ho siglati cinque ma mi sto sacrificando da esterno, un ruolo che mi piace. Dal punto di vista personale non mi pongo obiettivi, preferisco raggiungere i play-off e lì giocarcela contro chiunque. Con la speranza di rivedere sin da domani tanta gente allo stadio che possa supportarci per un grande girone di ritorno”.