San Michele Maddaloni, coach Parrillo tira le somme: “Campionato positivo, bene gli under”



Coach Parrillo durante un timeout (Foto San Michele Basket Maddaloni)

Trascorso il Natale in serenità, la Pallacanestro San Michele Maddaloni ha ripreso gli allenamenti per ritrovare il feeling con il campo. Proprio in questa ottica il 29 e 30 dicembre la formazione biancazzurra parteciperà al Torneo di Benevento che la vedrà sfidare in semifinale la Pall. Santa Maria a Vico, e il giorno dopo in base ai risultati il Caudium Montesarchio o i padroni di casa della Cestistica Benevento. Abbiamo colto l’occasione per tirare le somme con coach Adolfo Parrillo quando ormai mancano due giornate al giro di boa della regular season. «Un campionato direi positivo – ha esordito il trainer biancazzurro -, soprattutto se pensiamo che dall’inizio dell’anno non abbiamo mai avuto tutti i titolari per la stessa partita. Certo avremmo potuto fare decisamente meglio in almeno due occasioni, ma per fortuna ci sono state anche ottime prestazioni che mi fanno ben sperare per il futuro».

Il futuro di questa stagione ma della Pall. San Michele in generale passa anche e soprattutto per i giovani under che stanno trovando spazio in campionato. «Rosario Bocciero è un ragazzo che si allena sempre al massimo, oggi paga un po’ il non essere abituato a giocare tanto nella senior – ha analizzato il tecnico – e soprattutto nel suo vero ruolo di guardia. In allenamento vedo un atleta tosto, deciso, mentre in partita ancora troppo timoroso. Ha una una buona propensione difensiva, un buon tiro da tre punti, migliorerà sulla lettura del gioco e nell’uno contro uno. Mattia Nappi ha iniziato un processo di trasformazione importante. Anch’egli abituato a giocare da lungo oggi può sfruttare il suo importante fisico per diventare un giocatore poliedrico. Ha bisogno, quindi, di trasformare le sue abilità di gioco da statiche a dinamiche. Deve diventare un giocatore capace di giocare in tre ruoli. Ha un fisico che gli permette di difendere su guardie e ali allo stesso modo, ora deve metterlo in campo. Appena rientra da una brutta fascite, continueremo il processo di trasformazione. Giulio Spallieri è un altro giocatore dal fisico imponente ma purtroppo non è due metri e giocare da lungo per lui non è semplice. Deve quindi lavorare sulla esecuzione delle azioni, migliorare nella velocità, imparare ad attaccare e tirare con fluidità. Sa fare già tante cose, come per esempio tirare e difendere sia su piccoli che lunghi, il campo gli darà la possibilità di fare il resto. Tre ragazzi umili – ha concluso il tecnico Parrillo -, con grande voglia di fare e io nel limite del possibile gli darò tutto me stesso».




error: Content is protected !!
P