Continua il momento positivo per l’Alp Airri Aversa, che travolge il Centro Volley Orta per 3-0. Le ragazze guidate da coach Raffaele Guerra hanno dominato l’intero incontro, come dimostrano i punteggi dei parziali: 25-14, 25-12, 25-9. Un regolare crescendo di capitan Del Vaglio e compagne, che non hanno permesso alle avversarie alcun tipo di replica. Già al primo time out della partita le aversane erano in vantaggio per 14-10. La supremazia nel primo set è durata sino alla fine del parziale, chiuso sul 25-14. Ancora più netto il dominio nel secondo set, con le furie normanne che si portano subito sul +10, spegnendo ogni speranza di recupero alle giocatrici ospiti (13-3). Il monologo dell’Airri continua sino al 25-12 conclusivo, così come nel terzo set, dove le aversane concedono alla squadra ospite solo nove punti. Un secco 3-0 che consente al roster di coach Guerra di proseguire il suo cammino verso la zona play off. Il prossimo match vedrà le aversane impegnate contro una diretta concorrente. Sabato 16 dicembre l’Airri Aversa andrà a far visita all’Olimpia Volley SST, in una gara delicata per entrambe le squadre. Il roster sannita precede in classifica le aversane di tre punti. «Abbiamo affrontato e vinto contro una formazione giovane – afferma la presidente dell’Airri Aversa Viola D’Alessandro – e questo è servito anche a noi, per dare la possibilità di giocare a chi, sino ad ora, ha visto poco il campo. Contro Orta è stata, comunque, una bella gara, giocata sempre a livelli alti e mai in discussione. Il test cruciale per noi è il prossimo. Incontreremo l’Olimpia Volley a San Salvatore Telesino. Una squadra molto forte, attrezzata per disputare un campionato da protagonista e nostra diretta concorrente nella corsa ai play off. Il mio auspicio è quello di giocare la stessa pallavolo di Battipaglia. Naturalmente, mi aspetto di tornare a casa con qualcosa in più di un punto. Affronteremo, comunque, questo importante impegno con umiltà e con la consapevolezza di trovare un avversario preparato e deciso, così come lo siamo noi».