L’incubo di Beccalossi si abbatte sul Casoria a Mondragone: corsi e ricorsi storici di una strana maledizione



Sabato pomeriggio al “Conte” di Mondragone non è stata affatto una partita che può considerarsi “normale”, si sfidavano due squadre che con tanto lavoro e pochi proclami hanno saputo costruire un grande girone d’andata. Mondragone-Casoria vale un posto nei play-off, con i viola avanti in classifica rispetto ai domiziani, alla mezz’ora del primo tempo i viola usufruiscono del primo calcio di rigore di giornata. Dagli undici metri si presenta Carlo Gioielli che si fa però respingere il calcio di rigore dal portiere di casa Stefano Iaccarino che manda in visibilio il pubblico di casa. Come nel più classico dei copioni calcistici è la squadra che ha subito il rigore a passare in vantaggio, Lepre s’invola sulla fascia e serve al centro Solano che porta in vantaggio i domiziani. Ma il Casoria attacca e tra le proteste dei padroni di casa il signor Trevisan di Mestre concede una nuova opportunità ai viola dal dischetto, questa volta però per pareggiare i conti: dal dischetto si presenta Simonetti, tiro e palla fuori tra l’incredulità di mister La Manna e dei tifosi viola al seguito della squadra. Sembra una maledizione per il Casoria, ma non c’è due senza tre e ad un quarto d’ora dalla fine arriva il terzo penalty di giornata. Ci riprova Simonetti che questa volta batte Iaccarino e rimette il match sull’1-1 che sarà il risultato finale, proteste dei padroni di casa per una direzione di gara da rivedere, tirano un grosso sospiro di sollievo i viola vista la giornata non proprio perfetta dei propri attaccanti.

Incubo. “Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore” canta Francesco De Gregori nella celeberrima “Leva Calcistica del ’68”, ma sul Casoria sabato pomeriggio è scesa la maledizione Beccalossi. Partiamo dall’aneddoto storico: sedicesimi di andata tra Inter e Slovan Bratislava della stagione 1982/1983, ai nerazzurri viene concesso il primo rigore di giornata al 50′, palla fuori e tentativo fallito dal centrocampista di Brescia. “Altro giro, altra corsa” e nuovo tentativo 15 minuti dopo, questa volta il calcio di rigore viene parato dal portiere Mana con il risultato rimane sullo 0-0. Fortunatamente per i nerazzurri, anzi per Beccalossi, la vittoria viene portata comunque a casa, ma è l’inizio della maledizione per il riccioluto centrocampista che successivamente si farà parare ancora un calcio di rigore da Tancredi nella sfida con la Roma. Nella storia della nazionale spesso i rigori non ci hanno aiutato, citiamo solamente i Mondiali che vanno dal 1990 al 1998, con la semifinale persa con l’Argentina, la finale con il Brasile ed il quarto con la Francia, fortunatamente agli Europei del 2000 e soprattutto a Berlino finì diversamente. Il Casoria come Beccalossi, ma non come Martin Palermo, l’ex centravanti del Boca Juniors fallì 3 rigori in una partita con la maglia della nazionale Argentina nella seconda giornata del gruppo C della Coppa America del 1999 nella sfida contro la Colombia, vinta dai cafeteros per 3-0. La maledizione per il Casoria è stata rotta da Simonetti che ha realizzato la rete dell’1-1, ma una cosa è certa: mister La Manna dovrà effettuare particolari allenamenti in settimana per evitare un nuovo “incubo Beccalossi”.




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