Bum bum Moretti fa sempre la differenza: “Che derby domenica. Avrei chiuso la carriera a Caserta ma un personaggio me lo impedì. Teniamoci stretta questa serie C”



Vincenzo Moretti

E’ stato un grande terzino. Un difensore che ha calcato palcoscenici importanti del calcio italiano e la sua carriera è partita da Caserta, la sua città natale. Vincenzo ‘bum bum’ Moretti racconta il suo passato, i trascorsi in rossoblù e quelli a Casteallammare in una intervista nel corso di ‘Alè Casertana’.

“Caserta è qualcosa di indescrivibile sotto l’aspetto calcistico. Ho ricordi straordinari della mia esperienza in rossoblù. Sono cresciuto con quella maglia addosso ed è stato stupendo. Anche di Castellammare conservo un bellissimo ricordo ma a malincuore preciso che oggi sono capo scouting della Juve Stabia e ringrazio De Lucia e Turi per la fiducia accordatami, cosa che mai a Caserta si sono degnati di chiamarmi. E’ una cosa che mi dispiace molto visto il mio passato calcistico e il mio attaccamento alla maglia rossoblù”. Poi svela un retroscena: “Nel 2011 ero tornato a Caserta all’epoca di Verazzo con il ds Pavarese. Poi sul mio conto furono dette cose non vere e non se ne fece più nulla. Decisi di accettare qualsiasi cifra pur di tornare in rossoblù. La mia persona è stata infangata da personaggi che in quegli anni erano vicini alla Casertana. Dissero che sparai una cifra di 100000 euro ma vi posso assicurare che non mi sarei mai sognato di chiedere neppure un quarto di quella somma poiché sono casertano e non potrei mai lucrare sulla squadra della mia città. E’ una cosa che mi premeva dire da molto tempo e aggiungo che avrei voluto concludere la carriera nella mia città e sarei stato pronto a giocare senza compenso economico ma semplicemente con un premio promozione. Come uomo e come calciatore non ho mai avuto problemi con nessuno e invece non mi fu permesso di coronare il sogno di fine carriera”. Poi un messaggio emblematico a tifosi e città: “Questa Casertana ha tutte le carte in regola per potersi salvare. Da casertano dico che come pubblico, come città dobbiamo tenerci stretta questa categoria perché è quella che in questo momento ci può appartenere. Altre città sono state in B e poi sono scomparse. Perciò non perdiamo questa categoria, stringiamoci intorno alla squadra perché c’è bisogno di tutto il calore possibile. Un mio futuro in rossoblù? Sono sempre a disposizione della Casertana e pubblicamente dico che non è certo un problema economico”.




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