Settima puntata di “PICCOLE CANAGLIE”. Colpisce nel segno Lauropoli, una freccia mancina nell’arco del Mondragone



Mattia Lauropoli

CASERTA – Mondragone si conferma per la seconda settimana consecutiva culla di talenti. Mentre nella scorsa settimana salì alla ribalta il fluidificante destro classe 2000 Giovanni Federico per lo strabiliante goal (dribbling in doppio passo e fucilata sul primo palo, CLICCA QUI PER LEGGERE), questa volta è il turno del compagno di reparto che gioca sulla fascia mancina. Parliamo di Mattia Lauropoli, promessa classe 2000 che nel 3-5-2 di Vincenzo Carannante gioca sia da esterno che da seconda punta. La sua rete dal limite dell’area, dopo l’azione orchestrata da Colella e Trotta, ha permesso ai domiziani di pareggiare immediatamente il vantaggio del San Giorgio ed ha dato avvio al blitz per 1-3 nello stadio “Raffaele Paudice” della città vesuviana, che ha dato i natali ad un cittadino molto illustre: l’attore Massimo Troisi. Questa rete gli vale l’attenzione della rubrica della nostra testata, “PICCOLE CANAGLIE”, dedicata ai talenti emergenti delle compagini dilettantistiche casertane.

NELL’ANNO DEL MONDIALE. Mattia Lauropoli è un calciatore nato l’8 marzo 2000 a Napoli ma da sempre residente a Pozzuoli. Nel 2006, dopo che l’Italia ha vinto i Mondiali in Germania, il padre Salvatore (tifoso sfegatato del Napoli) decide di iscriverlo a settembre alla scuola calcio, entusiasmato dalle gesta degli azzurri che fecero sognare tutti a differenza della triste Coppa del Mondo di Russia 2018 che si disputerà con l’assenza della Nazionale vincitrice di ben quattro competizioni. Inizia nella Pro Calcio Napoli, disputando i Pulcini e gli Esordienti, poi viene prelevato dall’Ischia, allora in Lega Pro con cui disputa i Giovanissimi Nazionali.



A MONTERUSCELLO. Dopo un solo anno si trasferisce alla Monteruscello, vivaio tra i più rinomati della Campania da cui è partito Giuseppe Pezzella che ora gioca in Serie A con l’Udinese. Nel biennio svolto alla periferia di Partenope, egli svolge due anni di Mini Allievi ed Allievi, potendo contare su quelli che sono gli allenatori che più lo hanno segnato: Massimiliano Massa ed Umberto Stellato. Nell’ultima stagione contribuisce al trionfo nel campionato di Allievi Provinciali, segnando 26 reti, e in estate la famiglia Ruta gli concede la possibilità di mettersi in mostra a Mondragone.

L’IDOLO. La florida società dei presidenti Fabio Del Prete e Mino Lampitiello viene colpita dalle sue movenze e l’allenatore Vincenzo Carannante lo richiede per entrare a far parte del parco under. Inizia in sordina, facendosi notare per la doppietta nella gara di Coppa Italia contro il Puglianello, ed il buon rendimento con la juniores regionale di Carmine Fusco con cui sigla cinque reti. Pian piano guadagna posizioni nelle gerarchie della prima squadra, venendo scelto come titolare nelle ultime due gare. Un momento che aspettava da molto il ragazzo che, nonostante sia di piede sinistro, si ispira al treno sulla corsia destra del Napoli Josè Callejon. Lo attira la sua intelligenza tattica, il suo tempo di inserimento ed il grosso sacrificio in fase difensiva che ne fa un calciatore fondamentale dello scacchiere del maestro Maurizio Sarri.

L’UMILTA’. Un’esperienza che lo sta facendo crescere molto, considerando che è al debutto in prima squadra: “A Mondragone mi sto trovando bene. La società è molto disponibile, si vede che è una città che vive per il calcio. Entrambi gli allenatori Vincenzo Carannante ed Alfonso Somma mi stanno dando questa possibilità, garantendomi di ritagliare uno spazio dopo un inizio in cui sono stato chiamato in causa solo contro Puteolana 1902 ed Afragolese. Ora siamo posizionati al quinto posto con 19 punti nel girone A di Eccellenza, ma non ci discostiamo dall’obiettivo iniziale della salvezza. E’ ovvio però che se continuiamo così bene, un piccolo pensierino lo facciamo ad altri traguardi. Con gli allenatori non ci siamo mai montati la testa, rimaniamo sempre umili e pensiamo una partita alla volta”.


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