Il buon adagio di coach McMillan accompagna la storia di oggi: “mai sottostimare il cuore di un campione”. Certe volte la via dello studio per una giocatrice rappresenta un cambio di prospettive e di priorità, di modo di concepire anche la pallacanestro. Sabrina Natale ha calcato per anni i parquet campani con merito ma soprattutto con grande determinazione dedizione e sacrificio, arrivando finanche a debuttare in 2 con la maglia Dike Napoli. Ora dalla fine dello scorso campionato quando i suoi studi l’hanno portata in quel di Messina, la giovane “allieva” della grande stella Betty Lennox ha saputo imporsi con un ruolo in squadra importante, prima sotto coach Tindara Mara Buzzanca ed ora sotto coach Zanghì, in una serie B calabro-siciliana di altissimo profilo. Per una giocatrice che non ha mai fatto dell’attacco la sua arma principale, sono il contesto, il sistema e l’agonismo o quelle chiavi per esprimere un talento che gronda sudore e sangue sul parquet. Non è un caso quindi che dopo buone prestazioni in questo inizio di campionato, sia arrivato un acuto importante nel match clou contro la Ad Majora Ragusa. Una prestazione sontuosa in cui alla solita verve a rimbalzo (si scriva 12 sul tabellino) e ai 6 recuperi si sono aggiunti 11 decisivi punti nella parte finale e più tirata del match. Come al solito va rimarcato che troppo spesso questi talenti casertani sono stati anche costretti – e non solo scolasticamente parlando – ad emigrare per trovare spazio e possibilità, ma è comunque la testimonianza che il lavoro a lungo termine paga sempre i dividendi. La prestazione della classe 94′ deve essere un punto di riferimento anche per le formazioni casertane che fanno la C, affinché investano sulle giovani del luogo, per non farle andare altrove a mostrare il proprio talento, anziché affidarsi a roster di giocatrici veterane che non possono garantire un lungo corso al progetto.